“As we see it”
SIAMO SERIAL: su Amazon Prime una serie che affronta un tema importante con umorismo e delicatezza
Jack, Harrison e Violet. Tre coinquilini poco più che ventenni nello spettro dell’autismo alle prese con i problemi di tutti i giorni, in un mondo che preferisce ignorarli. E, quando non li ignora, li aggredisce. Harrison (Albert Ruteki) è sovrappeso, ma adora i dolci e la dieta è una battaglia quotidiana. È terrorizzato al solo pensiero di fare un passo fuori dalla porta di casa: troppi pericoli, troppi rumori. Jack (Rick Glassman) è burbero e anche un po’ cinico, un genio della tecnologia. Dice sempre quello che pensa, senza preoccuparsi dell’effetto che le sue parole possono provocare. Violet (Sue Ann Pien) è adorabile e cocciuta, ignara della cattiveria e meschinità che spesso muovono gli esseri umani. Vorrebbe smettere di essere trattata come una bambina e iniziare ad avere una vita da adulta, con un fidanzato al suo fianco che la corteggi e la faccia sentire amata.
Sono i protagonisti di “As we see it”, la serie tv Amazon Prime distribuita negli Stati Uniti quest’anno e basata su di un format israeliano. Ad accomunarli è il bruciante desiderio di indipendenza, di avere una vita a tutti gli effetti “normale”. Ogni loro conquista, però, nasconde una grande fatica: ottenere un posto di lavoro, avere degli amici, innamorarsi e uscire per un appuntamento, fare sport, tutto è una strada in salita.
Ad aiutarli l’educatrice Mandy (Sosie Bacon, figlia di Kevin Bacon), caregiver paziente pronta a spronarli e a tracciare la strada affinché raggiungano nuovi obiettivi, e le rispettive famiglie; in qualche occasione, però, i tre coinquilini riescono a fare squadra, celebrando insieme le conquiste o superando i momenti di stallo.
Il punto di forza di “As we see it” è la capacità di mostrare anche con umorismo e delicatezza - ma senza sconti - il dramma dei protagonisti, seguiti nella loro lotta quotidiana. Jusam Katims utilizza una sceneggiatura asciutta che però non si accontenta di restare in superficie. Ecco allora che la preoccupazione delle famiglie di Jack, Harrison e Violet è raccontata in tutto il suo dolore, caparbietà e sacrificio: il fratello di Violet non sa come gestire il rapporto con la sorella, che si sente costantemente controllata; i genitori di Harrison fanno fatica a insegnare al figlio come essere indipendente; il padre di Jack non sa come comunicargli una brutta notizia, sapendo che inevitabilmente lo metterà in crisi. Cosa accadrà quando non ci saranno più loro a vegliare su Jack, Harrison e Violet? C’è poi un altro aspetto esibito senza fronzoli, si tratta dell’indifferenza e crudeltà con cui la gente si confronta con i tre giovani: a volte vengono ignorati, altre volte presi in giro o persino attaccati, senza che vi sia spazio nemmeno per un piccolo spiraglio di comprensione.
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