Cavalli: teatro e giornali
e il mestiere del racconto

Due i temi principali che, scorrendo lungo “Il Fiume dei libri”, hanno aperto l’incontro con il giornalista d’inchiesta, scrittore e teatrante Giulio Cavalli, moderato da Riccardo Cavallero. Firma di Domani, La Notizia e Left, l’autore, intervistato dal direttore di Fanpage Francesco Cancellato, ha ripercorso pagine della cronaca e dell’attualità, quella che, di solito, non finisce sulle pagine di giornale. «Ho la fortuna di fare il giornalista e anche teatro: tutti mestieri di racconto. Se nel giornalismo c’è il limite degli spazi all’interno di una pagina e del pensiero editoriale, nel teatro il rispetto di determinati vincoli, perché sul palco tutto funzioni, invece, la letteratura è lo spazio dove esondare, senza la deontologia giornalistica. E occupandomi di temi come l’immigrazioni e del femminicidio, mi interessava trovare una via per mettere tutto quello che in un articolo non si stava». Da “Carnaio” che racconta di «un incubo di carne e soldi» a “I mangiafemmine” (entrambi Fandango editore) che parla del lato oscuro della società, trattando del femminicidio, l’autore lodigiano, ha aperto uno spiraglio sul futuro del giornalismo: «Il giornalismo della notizia veloce, dell’incollare le agenzie di stampa è un giornalismo automatico che probabilmente verrà sostituito dagli automatismi. Sono convinto che avere una chiave di lettura antropologica di quello che sta accadendo, possa essere il futuro». Togliere le briglie alla comunicazione, tra varie distopie che caratterizzano il mondo del giorno d’oggi: a tal proposito il giornalista Cancellato, bersaglio di spyware, ha sottoposto al pubblico in piazza della Vittoria la vicenda, che stasera, su “Piazza pulita” fornirà un quadro nuovo della vicenda. n 

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