C’è Ilaria Rossetti tra i finalisti del Premio Wondy
Un nuovo riconoscimento per “Le cose da salvare” a un anno dalla sua uscita
«Il tema del mio libro è la reazione individuale e collettiva a un trauma: sono contenta che sia stato individuato questo “cuore”». Così Ilaria Rossetti commenta l’inserimento del suo ultimo romanzo, “Le cose da salvare” (Neri Pozza), nella sestina finalista del Premio Wondy per la letteratura resiliente. Il Premio è organizzato da “Wondy Sono Io”, associazione per la diffusione della cultura della resilienza creata per ricordare Francesca Del Rosso, meglio nota come Wondy (diminutivo di Wonder Woman), giornalista, blogger e scrittrice scomparsa nel 2016 per un cancro al seno. L’associazione è stata fondata dal marito di Francesca, il giornalista e conduttore radiofonico Alessandro Milan, con l’obiettivo di proseguire la grande eredità umana e intellettuale di Wondy, sensibilizzando sulla capacità di far fronte, possibilmente con il sorriso, agli ostacoli della vita e trasformare le difficoltà in opportunità. «Sono davvero felice che “Le cose da salvare” sia stato selezionato tra i finalisti: il Premio Wondy si scosta dal circuito letterario tradizionale – continua Ilaria Rossetti -. E sono contenta che, a quasi un anno dalla pubblicazione, il libro riesca comunque a continuare a camminare con le proprie gambe, nonostante il periodo che stiamo attraversando». Il vincitore verrà svelato (virus permettendo) il 26 aprile durante una serata al Teatro Manzoni di Milano. Nella sestina finalista figurano anche “Le isole di Norman” di Veronica Galletta (Italo Svevo Edizioni), “Il grande me” di Anna Giurickovic Dato (Fazi Editore), “Tutto chiede salvezza” di Daniele Mencarelli (Mondadori), “Il treno dei bambini” di Viola Ardone (Einaudi) e “La metà del cielo” di Angelo Ferracuti (Mondadori).
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