Chiami il mio agente!

SIAMO SERIAL Ironia, dramma e tanta intelligenza al servizio di una storia: ecco il mondo dello spettacolo come non lo avete mai visto

Non potete nemmeno immaginare quanto sia sfiancante “stare dietro” alle star. Anzi, adesso sì che potete. “Chiami il mio agente!” è una delle poche commedie di qualità in circolazione. Qualità alta, meglio specificare. Il che significa: dialoghi brillanti, attori bravi, la giusta dose di umorismo (mai triviale). Una scelta raffinata in un panorama piuttosto deludente, almeno negli ultimi mesi e parlando solo di commedie. Netflix ha lanciato da poco la quarta stagione che, a giudicare dal finale, sembrerebbe essere l’ultima (tranquilli, niente spoiler).

Gli agenti sono sempre sull’orlo di una crisi di nervi, e non potrebbe essere altrimenti. Prima di tutto perché devono assecondare i capricci delle star, procurare loro buoni ingaggi, districarsi nel mondo spietato del cinema senza pestare i piedi a nessuno. Ma poi anche perché, oltre al lavoro, i protagonisti devono riuscire a far fronte ai problemi di una vita privata per cui c’è sempre pochissimo spazio, con relazioni destinate ad andare in frantumi. Andrèa (Camille Cottin), Mathias (Thibault de Montalembert), Gabriel (Grégory Montel) e Arlette (Lialiana Rovère) conquistano perché in fondo, nonostante i divi che sono costretti a frequentare, ci sono familiari, e ancor di più lo sono i loro guai.

Davvero incredibile la carrellata di stelle del cinema (vero) che si alternano sulla scena, nelle diverse stagioni e puntata dopo puntata. In “Chiami il mio agente!” abbiamo visto sfilare - tra realtà, fantasia e molta autoironia - Monica Bellucci, Charlotte Gainesbourg, Isabelle Huppert, Juliette Binoche, Jean Dujardin, Beatrice Dalle, Isabelle Ajani, Jean Reno. Senza dimenticare un’altra star selle serie tv, popolare in Francia, Mimie Mathy, che avrete visto su La7d nei panni dell’angelo custode Joséphine. Insomma, un parterre di tutto rispetto. Non abbiamo ancora parlato della trama. Gli agenti (di spettacolo) lavorano alla ASK (Agence Samuel Kerr), affrontando ogni giorno situazioni delicate.

Dopo la morte di Samuel Kerr, il numero uno dell’ufficio, si ritrovano a dover lottare per la sopravvivenza della società, in un susseguirsi di imprevisti e colpi di scena. “Chiami il mio agente!” svela i retroscena dello spettacolo: il titolo originale è “Dix Pour Cent”, dieci per cento: la percentuale che gli agenti guadagnano sul compenso degli attori che rappresentano.

(A proposito di star, pare che Nicole Kidman e Keira Knightely vadano pazze per “Chiami il mio agente!”).

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