n «Canterò per chi a metà mese non ha i soldi per fare la spesa / Canterò per quella bambina, per il bacio della mattina / Anche se mi chiudete in cantina, canterò, canterò, canterò / E finchè c’è la salute canto». Suona quasi come un manifesto poetico, una sintesi - al solito giocata sulla formula del «nonsense pieno di buon senso» - della carriera di Cochi e Renato, il duo comico italiano per eccellenza che domani sera (ore 21) porterà sul palco dell’autorium Bipielle in via Polenghi il nuovo spettacolo Finché c’è la salute, titolo che si rifà all’omonima canzone, diventata famosa anche per essere stata rifiuatta dalla giuria artistica del Festival di Sanremo 2007.
Sarà proprio la musica il filo conduttore dello show, già portato con successo in molti teatri d’Italia. Per il pubblico lodigiano dunque una ghiotta occasione per rivedere dal vivo i due maestri del cabaret italiano, di ritorno in città dopo lo spettacolo al Teatro alle Vigne del 2009. Sono ancora disponibili alcuni biglietti, acquistabili in prevendita presso l’agenzia Cicci Promotion (organizzatore della serata) in corso Adda 31 (per info 392 4966944) oppure presso la biglietteria dell’auditorium prima dell’esibizione. Sul palco lodigiano Cochi e Renato, al secolo Aurelio Ponzoni e Renato Pozzetto, saranno accompagnati da una nuova band di altissimo livello per raccontare, tra sketch e canzoni, quelle storie grottesche e surreali che hanno segnato un pezzo di storia del costume italiano. Oltre ai grandi classici entrati nell’immaginario collettivo (La gallina, E la vita, la vita, Canzone intelligente, Come porti i capelli bella bionda e tanti altri) non mancheranno quindi anche brani scritti appositamente per lo spettacolo che andranno a comporre un repertorio fresco e innovativo che ha già strappato risate e applausi in diverse occasioni. Il tutto grazie a tempi teatrali perfetti, un continuo gioco delle parti, gag, canzoni, musiche, modi di dire, gesti e una comicità sempre all’avanguardia che nell’arco degli anni hanno fatto divertire - ma anche riflettere - intere generazioni.
F. R.
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