
Cultura
Mercoledì 02 Aprile 2014
Da Melegnano a “I corpi estranei”
«Quando ho iniziato il corso di teatro non avrei mai immaginato nulla di simile». E intanto gira l’Italia per presentare il film: nel week end due date a Milano
Jaouher Brahim (destra) con Filippo Timi
«Il 22 aprile poi, nell’ambito di una rassegna ad hoc, lo presenteremo al Movie Planet di San Giuliano sulla via Emilia - spiegano Brahim e Locatelli -. Ma nei prossimi mesi il film potrebbe approdare anche al Fanfulla di Lodi». Lo scorso ottobre, invece, la pellicola era stata presentata in anteprima al Festival internazionale del cinema di Roma. «Quando ho iniziato il corso di teatro allo Spazio milk, non avrei mai immaginato nulla di simile - confida Jaouher -. Ringrazio quindi Locatelli che, dopo aver creduto in me, mi ha insegnato a vivere le scene. Un po’ come Filippo Timi, che sin dal primo giorno di riprese mi ha detto: “Tu sarai il mio fratello minore”. Mi hanno fatto sentire come a casa: anche per questo sono riuscito a esprimere le vere emozioni che provavo dentro. Perché Locatelli ha scelto proprio me? Lui scherzando dice per le mie orecchie». Il regista milanese spiega che «per il mio film pensavo a un ragazzo nordafricano di quell’età, ma non era certo semplice trovarlo. Vidi Jaouher impegnato in uno spettacolo teatrale negli spazi culturali dell’ex Paolo Pini di Milano, durante il quale non ne rimasi particolarmente impressionato. Al momento dei saluti finali però, emozionato dagli applausi del pubblico, i suoi occhi si fecero lucidi. Fu come un colpo di fulmine: avevo pensato proprio a una scena del genere per la chiusura del film. Il ragazzino Jaber impersonato da Jaouher avrà un ruolo fondamentale nel percorso di crescita del giovane padre interpretato da Timi».
Il resto è storia di questi giorni:. «In questo anno e mezzo sono molto maturato, è aumentata soprattutto la mia autostima - riprende Brahim -. Da piccolo avevo provato a praticare diversi sport, come il calcio e il basket, ma poi li lasciavo perché scoprivo che non erano per me. E alla fine la delusione era sempre tanta. Con il teatro, invece, è diverso. Qui ho incontrato tanti amici, mi piace stare in mezzo alla gente e conoscere nuovi punti di vista». Il giovane melegnanese però non si monta la testa. «Non sono un attore, devo crescere ancora tanto. Ora sono concentrato sugli esami che tra qualche mese dovrò sostenere alla scuola Canossa di Lodi. Poi si vedrà: certo il teatro resterà sempre la mia grande passione».
Dallo Spazio Milk di Melegnano ai cinema di tutta Italia, passando per il Festival internazionale di Roma. È il sogno a occhi aperti del 17enne Jaouher Brahim
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