Dash & Lily
SIAMO SERIAL: continua il nostro viaggio nell’universo delle serie tv
Una storia natalizia davvero originale, adatta a ragazzi e adulti, che cresce alimentata da pagine scritte, parole e citazioni dotte. Si potrebbero riassumere così gli elementi chiave della serie “Dash e Lily”, che rappresenta una buona compagnia per le feste, da seguire anche in famiglia. Tratta dai libri di Rachel Cohn e David Levithan, la storia è suddivisa in otto puntate, si sviluppa a New York e segue due protagonisti: da una parte Dash, interpretato da Austin Abrams, e dall’altra Lily, cui presta il volto l’attrice Midori Frances. Sin dalle prime scene appare evidente che questi due adolescenti sono molto diversi tra loro: Lily ama le vacanze e il Natale che invece Dash odia; lei vive con i genitori e il nonno, cui è legatissima, mentre lui mente ai suoi genitori separati per potersene stare da solo. A farli incontrare è un diario dalla copertina rossa, che Lily lascia in una libreria di New York che ama, The Strand, con delle istruzioni accattivanti e l’invito ad iniziare una specie di caccia al tesoro. Dash, lettore raffinato e vorace, si lascia conquistare da questa sfida, che tappa dopo tappa porta i due protagonisti a conoscersi senza mai vedersi, solo attraverso le parole, le storie, le avventure che uno propone all’altro. Pagina dopo pagina, prova dopo prova, i due scoprono di avere in realtà molto da condividere. In questo duello a colpi di sfide, poi, si trovano ad abbandonare le loro certezze, a mettersi alla prova, a scoprire i limiti e a superarli, diventando anche più maturi.
La serie commuove, diverte, tiene con il fiato sospeso, offre spunti di riflessione su alcuni temi “forti”, sulla diversità, sul bullismo, sul conformismo. Tanto che definire “Dash e Lily” come una storia d’amore sarebbe davvero riduttivo, visto peraltro che le scene in cui i protagonisti appaiono insieme sono a malapena tre. E poi questi protagonisti sono un’ispirazione perché non si affidano ai social media per trovare un significato alla loro vita, ma leggono e fantasticano. Insomma una ricetta completamente contro tendenza in questi tempi e forse per questo ancora più efficace.
Per amare la serie, poi, ci sono almeno altre tre altre ragioni. Anzitutto le vibrazioni positive che raggiungono lo spettatore e che di questi tempi sono davvero un balsamo. Poi lo scenario incantevole di New York in inverno. Infine, una colonna sonora piena di sorprese, da “Fairytale of New York” dei Pogues fino a “Underneath the Tree” di Kelly Clarkson. Scommettiamo che andrete a ricercarle su Youtube?
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