FOTO ETICA Il circuito Off cerca nuovi spazi in città dopo il boom di richieste

L’appello degli organizzatori per ospitare le mostre 2024

Oltre cento proposte arrivate da tutta Italia (isole comprese) e pure da Francia e Germania. Il circuito Off, la manifestazione che anima i locali cittadini durante il festival della Fotografia etica, si conferma vetrina gettonatissima dagli appassionati di “scrittura con la luce”. La “call”, promossa dal gruppo Progetto Immagine, si è chiusa il 10 luglio, l’8 agosto la giuria renderà noti i lavori che verranno esposti tra il 28 settembre e il 27 ottobre. «L’obiettivo è selezionarne il più possibile - spiega Francesco Bondioli, coordinatore del circuito insieme a Roberto Menardo -. Lo scorso anno abbiamo raggiunto la cifra di 70 progetti distribuiti in 46 locali. Ci piacerebbe eguagliare o addirittura superare questi numeri. Siamo sempre alla ricerca di nuovi spazi: per questo lanciamo un appello agli esercenti o a chi possiede locali, anche sfitti. Ogni luogo della città può diventare vetrina per le immagini». Chi volesse aggiungersi alle sedi espositive può mandare una mail all’indirizzo [email protected].

«Siamo davvero soddisfatti per la partecipazione – continua Bondioli -. La qualità dei lavori ricevuti è altissima. L’Off permette di esporre mostre non strettamente legate al fotogiornalismo: i progetti riguardano i temi più svariati, dai “diari di viaggio” alla ritrattistica, passando per l’architettura e la fotografia naturalistica. Il nostro obiettivo è dare visibilità ai fotografi durante il festival e, al tempo stesso, offrire la possibilità a bar, ristoranti, librerie e quant’altro di fare attivamente parte della manifestazione. L’Off permette inoltre ai cittadini lodigiani di farsi coinvolgere dalle immagini e ai turisti di scoprire una città bellissima».

Tutti i locali che hanno partecipato all’edizione 2023 hanno confermato la loro presenza: «Il museo della Stampa sarà ancora la sede dell’Off – prosegue Bondioli – e presenterà una decina di mostre. In più potremo contare ancora su spazi della Caritas a San Lorenzo, al teatro alle Vigne, al circolo Archinti e alla Coop, oltre, naturalmente, a tantissimi esercizi privati. Quest’anno abbiamo ricevuto progetti da numerose associazioni, anche locali, come Unitre, Aism Lodi (Associazione italiana sclerosi multipla), Soroptimist; c’è pure un lavoro sul “fabbricone”, l’ex linificio. In più, intendiamo allargare gli orizzonti e aprirci ad altri linguaggi: abbiamo programmato una mostra della vignettista Elena Verdelli (Caliceddi), già presentata alla Società operaia. Proporremo anche un calendario di eventi, con visite guidate e presentazioni di libri».

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