FOTO ETICA La forza di un “singolo scatto” per raccontare il mondo intero

Le immagini della sezione “single shot” alla Banca Centropadana

È il fotografo bengalese Hasan Mohammad Rakibul il vincitore del Single Shot Award 2023 all’interno del festival della Fotografia etica. I 40 scatti selezionati dalla giuria – scelti tra il migliaio di foto giunte da tutto il mondo - sono esposti nella sede della Bcc Centropadana in corso Roma. «Il criterio per scegliere la foto migliore di questa categoria dello scatto singolo– spiega Aldo Mendichi, organizzatore del Festival – non è estetico. Quello che si valuta è se una singola immagine sa raccontare da sola una storia importante».

E la storia raccontata dalla foto intitolata “The blue fig” parla del cambiamento climatico globale legato all’acqua, mostrando una comunità di persone attorno a una ampia pozza d’acqua, che riflette le loro immagini. «Ci sono diversi elementi che danno valore a questa foto – dice ancora Mendichi -: prima di tutto non è un’immagine di devastazione: non si vede l’acqua mentre distrugge, ma ciò che resta dopo la distruzione; poi ad essere rappresentata è un’intera comunità, non una singola persona. Infine, l’elemento cromatico è fondamentale perché veicola il messaggio: il bianco tutto attorno al gruppo centrale, un effetto ottenuto dal fotografo in post-produzione, aumenta il senso di desolazione. Le persone sembrano immerse nel nulla, sembrano chiederci che cosa succederà loro, adesso. La foto non dà risposte, ma suscita domande, chiede una soluzione». In Bangladesh sono ricorrenti le inondazioni, ma il riscaldamento globale ha reso più frequente e disastroso il fenomeno. Il fotografo, vincitore di premi prestigiosi e pubblicato sulle maggiori testate giornalistiche mondiali, ha curato progetti fotografici che si concentrano su temi quali i diritti umani, lo sviluppo sociale, la politica, l’ambiente e la spiritualità. Anche le altre immagini esposte alla banca Centropadana raccontano storie di scottante attualità, che spesso assumono un significato che supera il fatto contingente: come la guerrigliera curda con Kalashnikov e bigodini, immagine di una femminilità lacerata dal dramma della guerra; o la tomba di un migrante non identificato nel cimitero di Lampedusa; o la ragazza che saluta piangendo, stringendogli la mano, il soldato sul treno che parte per la guerra e che diventa un simbolo universale.

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Pietro Moggi

1 anno, 2 mesi

Tutto bello, foto sceniche e che toccano, ma io non ho mai sentito dire quanto è stato speso, dato, regalato, ai soggetti di questo foto che tanto attirano la gente, sicuramente una mancia per i sorrisi, ma poi, dopo, dopodomani, tra un anno ?

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