FOTOGRAFIA Lodi, il fiume e le sue storie: un racconto per immagini

Venerdì alla sala Granata la presentazione del progetto di un archivio degli scatti dei lodigiani

Lodi si prepara ad accogliere “Geografie di Pianura”, la prima raccolta partecipata di fotografie che testimoniano la storia della città e il suo paesaggio. Si tratta di una “chiamata collettiva”: chiunque, semplici cittadini, enti, associazioni, fotografi, imprese, potranno aderire all’iniziativa prestando una o più immagini che, tutte insieme, daranno vita a un nuovo archivio per costruire una lettura inedita della città. Il progetto è organizzato da Cantiere Cultura, gruppo che agisce a sostegno della valorizzazione dei beni e delle attività culturali e del paesaggio di Lodi, formato da Arianna Angeloni, Beatrice Marangoni, Anna Premoli, Miriam Mosetti e Silvia Franceschini.

«“Geografie di Pianura” mira a raccontare visivamente un legame passato, in continuo divenire tra la città, suoi abitanti e il paesaggio di pianura, in particolare il fiume Adda, luogo centrale nella storia cittadina, testimone di evoluzioni politiche, sociali ed economiche», racconta Arianna Angeloni, fotografa esperta di comunicazione dell’arte e progettazione, che venerdì (ore 18.30, Sala Granata della Biblioteca Laudense in via Solferino) presenterà l’iniziativa, inserita nel calendario di Lodi al sole, insieme alla collega Beatrice Marangoni (archivista della fotografia); durante l’incontro interverranno anche l’assessore Francesco Milanesi, Marina Sambusiti (responsabile servizi di biblioteca, museo e archivio storico) e Silvano Bescapé, fotografo e titolare dell’Archivio storico Bescapé, la più grande collezione di immagini del territorio, di cui verranno proposti alcuni scatti inediti. Come partecipare alla costituzione del nuovo archivio digitale che sarà poi conservato in Biblioteca e consultabile da tutti? Fino al 30 settembre, si potranno inserire le proprie foto nell’apposita scatola installata nel foyer della Biblioteca oppure inviandole via mail a [email protected]. Potranno essere condivise fotografie di ogni formato e tecnica, non necessariamente “scatti d’arte” (analogiche, digitali, album fotografici, cartoline e negativi risalenti al XIX e XX secolo), senza particolari vincoli: ritratti, paesaggi, vedute naturali e urbane, attività industriali e agricole, architetture, scene di vita privata e celebrazioni pubbliche, manifestazioni sportive e ricreative, eventi climatici (per esempio, alluvioni ed esondazioni). Gli originali fotografici, una volta catalogati, saranno poi restituiti ai proprietari che, se vorranno, saranno citati in occasione di eventuali mostre e pubblicazioni.

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