Gazzé-Turci-Rei, un trio inedito e sorprendente in scena alle Vigne

I GRANDI CONCERTI: Sono molti i lodigiani che ricordano lo spettacolo del 7 dicembre 2007

Nel viaggio tra i grandi concerti “pop” nel territorio non può mancare una tappa al Teatro alle Vigne. Più volte lo stabile di via Cavour ha ospitato eventi dedicati alla musica leggera che sono rimasti nella memoria degli spettatori . Come successe per esempio il 7 dicembre 2007, quando sul palco lodigiano salirono Max Gazzé, Paola Turci e Marina Rei, protagonisti di una sorprendente esibizione, forse poco “sponsorizzata” all’epoca ma rimasta nel cuore e nella mente del pubblico. Sulla scia tracciata da “Banana Republic”, la storica tournée di due giganti come Lucio Dalla e Francesco De Gregori, o dal più recente “In tour” con Fiorella Mannoia, Ron, Pino Daniele e lo stesso De Gregori, i tre artisti romani diedero vita all’epoca alla tournée “Di comune accordo”, titolo azzeccatissimo alla luce dei perfetti sincronismi, non solo musicali, mostrati sulla ribalta delle Vigne. Schierati in assetto da rock band (basso-chitarra-batteria), i tre amici musicisti si divertirono (e divertirono il pubblico con continue gag tra un pezzo e l’altro) a vestire di nuovi suoni e arrangiamenti le loro canzoni più famose, in un continuo e fruttuoso “gioco di cambi” che si è rivelò tanto originale quanto naturale. Di quella serata (inserita nella rassegna “I talenti delle donne” organizzata dall’assessorato alle pari opportunità del comune di Lodi in collaborazione con l’associazione culturale Mamahem) si ricordano non solo il piglio istrionico, l’ironia stralunata e le abilità al basso di Max Gazzé, probabilmente il più atteso sul palco, ma anche e forse soprattutto le doti artistiche delle due compagne di viaggio: la voce calda, sensuale e intonatissima di Paola Turci, eccellente pure nelle vesti di chitarrista elegante e raffinata, e la carica straripante di Marina Rei, la sorpresa più lieta del concerto, una musicista (spesso a torto sottovalutata) che ha impressionato per le straordinarie doti vocali e le altrettanto straordinarie qualità di percussionista e batterista. Tutto il meglio del repertorio condensato in un paio d’ore volate via in un soffio, tra le melodie di canzoni entrate nell’immaginario popolare, da “Vento d’estate” a “L’uomo più furbo”, passando per “I miei complimenti”, “Il timido ubriaco”, la splendida “Bambini” (una delle esecuzioni più suggestive), “Una musica può fare” fino a “La favola di Adamo ed Eva”, con tanto di medley finale con “Get up Stand up” di Bob Marley.

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