Gli “Angeli” ritrovati di Previati: la storia del quadro misterioso legato da un doppio filo a Lodi
L’opera è oggi visibile in una galleria milanese e un catalogo ne racconta il collegamento con la nostra città
Era il 1885 quando “Angeli”, un importante quadro di Gaetano Previati, fu scelto dalla commissione acquisti della Permanente di Milano per uno dei suoi associati, Luigi Meazza di Lodi. Allora nessuno si immaginava che questo dipinto, primo di una serie avente come soggetto i funerali di una vergine, sarebbe rimasto nel Lodigiano, senza più essere visto, fino al 1973. Il nome del proprietario che seguì Luigi Meazza è tuttora ignoto.
Un destino beffardo ha voluto poi che il quadro, appena ricomparso negli anni Settanta, sparisse di nuovo in una collezione privata, per essere ritrovato poi solo due o tre anni fa.
Oggi “Angeli” è finalmente disponibile per gli studiosi e gli enti pubblici che ne volessero prendere visione presso la Galleria Bolzani di Milano.
Il quadro è stato analizzato e studiato e il lavoro di questi ultimi anni ha portato alla pubblicazione di un volume dal titolo “1920-2020 gli Angeli ritrovano Previati”, uscito sugli scaffali per Cattaneo Editore e patrocinato dal Museo della Permanente e da Broker Insurance Group – Ciaccio Arte. Quest’anno, infatti, ricorre il centenario dalla morte del pittore.
Alla preparazione del libro, che si compone di saggi e di numerosissime fotografie, hanno contribuito gli studiosi Elisabetta Staudacher, Monica Vinardi, Nicoletta Serio, Paolo Filippo Galli, nonché Alberto Bolzani, attuale titolare della Galleria che ospita il quadro.
Il soggetto del quadro è speculare a quello di un altro dipinto di Previati, “Maternità” (1885): nel primo la morte annuncia la vita, nel secondo la vita nascente è subito insidiata dalla morte.
Oggi che il quadro è stato finalmente ritrovato, è già ambito all’estero: è stato, infatti, richiesto da un museo svizzero e uno francese, ma l’attuale proprietà e il gallerista che lo ospita preferirebbero rimanesse in Italia, a Milano o magari proprio a Lodi.
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