“Glòria”

SIAMO SERIAL: la serie portoghese è una spy story ambientata negli anni ’60

“Glória” ha una caratteristica tutta particolare: si tratta infatti della prima serie prodotta da Netflix in Portogallo e propone alcuni spunti interessanti. La spy story infatti è ambientata negli anni ’60, quando il Portogallo del dittatore Salazar era un terreno di confronto e spesso di scontro per i servizi segreti dei due blocchi. La serie - ispirata a una storia vera - ricostruisce un vero e proprio scenario da guerra fredda al centro del quale si trova la Raret, un’emittente che dalle sperdute campagne lusitane si occupava di diffondere nei paesi d’oltre cortina i programmi di Radio Free Europe, caposaldo dell’informazione anticomunista in tutto il mondo. La Raret può essere considerata il centro dello scontro tra Usa e Unione Sovietica, le due maggiori potenze emerse alla fine della seconda guerra mondiale.

Il protagonista è Miguel Nunes che interpreta un ingegnere in forza alla Raret: il giovane è figlio di un pezzo grosso del regime salazarista, che dopo essere tornato dalla guerra in Angola passa armi e bagagli al Kgb cercando di boicottare l’emittente con una serie di spericolate operazioni e utilizzando spesso e volentieri anche il suo ascendente sulle donne.

L’ambientazione della serie è curatissima, con la precisa ricostruzione della vita in Portogallo ai tempi del regime di Salazar: i colpi di scena sono all’ordine del giorno, anche se nella parte conclusiva della prima serie una sorta di lentezza tipicamente lusitana lascia un po’ perplessi. Tuttavia, i tempi morti non disturbano e contribuiscono a rendere ancora più affascinante questa piccola produzione che aiuta a rileggere e riscoprire un pezzo di storia europea, basti pensare che la storia messa in scena da Tiago Guedes è poco conosciuta persino in Portogallo.

Una spy story in tutto e per tutto, quindi, a tratti forse un po’ prevedibile nella trama ma di qualità medio-alta per ciò che riguarda l’interpretazione degli attori. Pedro Lopes firma la sceneggiatura, mentre il nome della serie tv, che conta dieci episodi, si riferisce al quartier generale della Raret, Glória do Ribatejo, un comune a 70 chilometri da Lisbona situato nel mezzo del nulla, dove poter lavorare nella massima segretezza non era affatto un problema. Secondo la società Variety, la produzione di questa spy fiction sarebbe costata 6 milioni di euro, rendendo di fatto “Glória” la serie più costosa nella storia della televisione portoghese. Un primato per questa serie che è stata accolta positivamente dal pubblico.

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