Il bisogno e la cura: le dieci regole d’oro di De Trizio
Prima pubblicazione per il formatore lodigiano con Maggioli Editore
Cosa hanno in comune un medico, un infermiere, uno psicologo, un operatore socio-sanitario e un educatore? Svolgono tutti una professione basata sulla relazione d’aiuto. Professioni quantomai importanti soprattutto al giorno d’oggi e sicuramente “nobili”, ma allo stesso tempo delicate e certamente non facili per tutte le complicanze, psicologiche e non solo, che esse racchiudono. E che per essere esercitate con successo richiedono la conoscenza, l’applicazione e il rispetto di alcune regole e concetti fondamentali. Quelli che Antonio De Trizio ha voluto racchiudere nel suo primo libro, pubblicato da Maggioli Editore, dal titolo “Il problema, il bisogno, la cura: 10 strategie per una relazione d’aiuto efficace e professionale”.
Una sorta di vademecum, per così dire, in dieci capitoli comprensivi di una parte teorica e una parte più pratica, rivolto a chi ha già un ruolo da professionista nel settore, ma anche e forse soprattutto ai giovani che ancora non si sono confrontati con la realtà lavorativa, ma vorrebbero intraprendere questa strada: «Nella stesura del libro mi sono fatto guidare da una convinzione - spiega l’autore -: svolgere una professione di aiuto è molto semplice, svolgere bene una professione di aiuto è molto più difficile, svolgere una professione di aiuto bene e costantemente per tutta la vita lavorativa è estremamente complicato. Occorrono quindi gli strumenti giusti per affrontare questo tipo di professioni, affascinanti ma molto faticose. E il primo è quello di partire da se stessi, conoscere e capire i propri limiti e le proprie emozioni per poter comprendere meglio la persona che ci chiede aiuto». De Trizio, 48 anni, lodigiano di origini pugliesi e residente alla Motta Vigana, ha lavorato per oltre vent’anni come assistente sociale in un centro di riabilitazione psichiatrica di San Colombano e da sei anni si occupa di formazione nelle scuole tenendo corsi professionali in diversi istituti di Lodi, San Giuliano e Crema.
Una grande passione per questa materia così complessa e delicata e un’esperienza importante accumulata sul campo che oggi ha deciso di mettere nero su bianco: «Nel libro ho parlato dei principali concetti che guidano le professioni sociali. E quindi della comunicazione, di intelligenza, memoria ed emozioni, ma anche di dipendenze e soprattutto del burnout, la tipica malattia che colpisce chi svolge queste professioni, e di come affrontarla - prosegue De Trizio -. Un lavoro che nasce dalla voglia e dalla necessità di formarsi sempre, perché anche quando si crede di aver accumulato abbastanza esperienza il mondo della cura si evolve e si trasforma insieme a noi e a chi ha bisogno del nostro aiuto».
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