IL CONCERTO “Bach e le Scritture” in cattedrale: «Fare cultura attraverso la musica»
Presentato l’appuntamento del 7 ottobre con la Cappella musicale
«Tra tanti dubbi che, al giorno d’oggi, attanagliano tutto e tutti, la musica ci apre una finestra sulla speranza». Presentando la seconda edizione del concerto dedicato a “Bach e le Scritture” (il 7 ottobre in cattedrale) monsignor Pietro Panzetti, direttore della Cappella musicale della cattedrale di Lodi, ha fatto luce sulla capacità del suono di propagare riflessioni che neanche la parola è in grado di evocare. «Luoghi della musica che ciascuno di noi possa abitare, in grado di diffondere quella speranza che è in grado di elevarci a livello spirituale», ha detto il maestro Panzetti. “Luoghi” che verranno veicolati dalle note di Bach, autore che ci spinge alla riflessione. Dopo il successo dello scorso anno, il vicario generale monsignor Bassiano Uggè, in rappresentanza della cattedrale e della parrocchia di Santa Maria Assunta, ha sottolineato l’apprezzamento per un’iniziativa di alto livello, che cadrà proprio nella settimana del decennio di ordinazione del vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti: «Oltre ad animare le celebrazioni liturgiche, nello statuto è previsto che la Cappella musicale si impegni a diffondere la cultura mediante la musica. E, ritengo che questa iniziativa di qualità, vada proprio in questo senso», ha detto. Sostenuto, per il secondo anno, dal prezioso contributo della Fondazione comunitaria della Provincia di Lodi, il concerto vedrà in scena un’orchestra composta da venti elementi e trenta cantori che si esibiranno sulle note di “Ach Gott, vom Hillel sieh darein” e “Ich hatte viel Bekümmernis”, facendo emergere un volto che in pochi conoscono del compositore tedesco. Riconoscendo il valore dell’iniziativa e il riscontro positivo della prima edizione, il vice presidente della Fondazione comunitaria Ferruccio Pallavera ha detto: «L’evento lo scorso anno è stato apprezzato moltissimo. È quindi opportuno continuare in questa esperienza anche perché la nostra Fondazione si mette sempre in campo per rispondere al bisogno di arte e di cultura espresso dal Lodigiano». Con cadenza annuale, l’appuntamento punta a consolidarsi nel tempo, come ha sottolineato l’assessore alla cultura del Comune di Lodi Francesco Milanesi: «Musicista teologo, Johann Sebastian Bach offre un vasto repertorio di cantate sacre che non sono state approfondite. La città ha bisogno di iniziative come questa, che si connotano a livello culturale e spirituale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA