Il Fanfullino 2012 a Carrera

Dalla città del Barbarossa fino alle terre del Texas. E poi più su, fino a diventare quasi una stella americana, che brilla sulle note di una canzone di Bob Dylan. Perché il Fanfullino 2012 questa volta sarà consegnato a un intellettuale in bilico tra letteratura e musica: la Famiglia ludesana ha deciso infatti di premiare Alessandro Carrera, l’autore del primo libro italiano sul mitico menestrello di Duluth.

Tentare di riassumere in poche parole il suo curriculum è una missione impossibile. Scrittore, saggista, traduttore e cantautore, Carrera si è lasciato alle spalle una lunga scia costellata di pagine e dischi. Nato a Lodi il 23 giugno del 1954, fino all’età di sei anni ha vissuto in una casa di campagna a Secugnago, vicino alla via Emilia; il papà era cresciuto nel paese della Bassa, la mamma era invece originaria di Brembio. La sua famiglia si è spostata a Milano quando Alessandro era ancora un bambino. È nella metropoli meneghina che la sua formazione culturale e professionale ha preso quota. Oggi il professore vive al di là dell’Oceano: dopo aver terminato il suo mandato come “lettore d’italiano” alla New York University, una posizione “sponsorizzata” dal ministero per gli Affari Esteri, nell’agosto del 2001 è stato assunto dal Department of Modern and Classical Languages dell’Università di Houston come “assistant professor” e direttore del programma di studi italiani. Nel 2000 ha sposato Victoria Surliuga, che attualmente dirige il programma d’italiano alla Texas Tech University di Lubbock, in Texas.

Una penna di successo, quella di Carrera, capace di aggiudicarsi i riconoscimenti più ambiti dagli scrittori: nel 1993 ha conquistato il Premio Montale per la poesia, nella sezione inediti, senza contare che l’anno prima il suo racconto “The Rose of Yesterday” è stato pubblicato sulla Review of Contemporary Fiction, in un numero speciale dedicato alla narrativa italiana contemporanea. Nel 1998 il suo racconto “La stagione della strega” ha ricevuto il Premio Arturo Loria: Carrera ha descritto un giorno nella vita di una donna messicana emigrata in Texas durante la guerra del Golfo del 1991.

L’elenco non si esaurisce qui, perché nel 2002 il lodigiano è arrivato finalista al Premio Grazia Deledda per la critica letteraria, mentre nel 2006 proprio la critica letteraria gli ha permesso di vincere il Premio Bertolucci. Come dimostra il volume dedicato a Bob Dylan, la musica ha sempre avuto un posto speciale nella sua vita. Negli anni Settanta Alessandro Carrera ha iniziato a fare conferenze di musica, sia classica che popolare, per conto di biblioteche, associazioni e festival. Tra il 1978 e l’84 ha viaggiato spesso tra Italia e Germania, anche come cantautore.

Nel 1981 ha pubblicato un album di canzoni intitolato “Le cartoline” per l’etichetta L’Orchestra fondata dagli Stormy Six. Il menestrello di Duluth lo incantò a 16 anni, tutta colpa della sua voce di “carta vetrata”: «Volevo sapere tutto su Dylan - ha dichiarato una volta Carrera al “Cittadino” - e così ho iniziato a creare un mio archivio personale con dischi, libri, pubblicazioni e articoli di giornale». Fino a quando è riuscito a scrivere il primo libro sul mito, visto con gli occhi di un lodigiano. Il Fanfullino sarà assegnato a Carrera il prossimo 19 gennaio.

Dalla moda alla cultura: dopo Bianca Balti la Familia ludesana ha scelto di premiare con il Fanfullino uno scrittore. Il lodigiano benemerito del 2012 è Alessandro Carrera, versatile intellettuale in bilico tra musica e letteratura. Ha scritto una biografia di Bob Dylan, da anni insegna a Houston, Texas

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