IL FESTIVAL Borghilenti a Castelnuovo, ma è tutt’altro che noia VIDEO

Fresu, Ruggiero, Safonov, Egeon e tante altre voci per la valorizzazione di un territorio piccolo ma capace di sorprendere

In un mondo abituato a correre e a gridare, Castelnuovo Bocca d’Adda lancia la sfida della lentezza. Che non è noia. Ma spazio in cui si possono apprezzare le piccole grandi cose e in cui il pensiero che è anche creatività può fiorire. Lo hanno spiegato al primo “Borghilentifestival” le note del jazzista di fama internazionale Paolo Fresu. Lo ha cantato Antonella Ruggiero, storica voce dei Matia Bazar e artista di spessore. Lo ha raccontato Arianna Porcelli Safonov con la sua ironia dedicata a tutti coloro che hanno lasciato la città per trasferirsi in campagna o che sognano da sempre di farlo o che si stanno preparando a farlo.

IL FESTIVAL Borghilenti celebra la lentezza a Castelnuovo. Video di Sara Gambarini

Lo ha rappresentato Egeon, artista multidisciplinare che sulla parte di un edificio privato di via Umberto ha disegnato quanto scoperto intervistando i giovanissimi e i meno giovani del paese: quelle connessioni invisibili a volte ma che esistono, raffigurate come micorriza, quelle radici che mettono in relazione simbiontica il fungo con la pianta superiore. Lo hanno narrato le “Guide del cuore”, i confronti pacati e carichi di contenuti sull’ambiente, sulla storia.

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