IL PROGETTO Nasce la rete delle associazioni per la cultura del territorio

Sabato all’università di veterinaria a Lodi la presentazione dell’iniziativa lanciata dalla Fondazione Comunitaria

«Un’aula gremita di persone, se sto in silenzio riesco a sentire la forte energia creativa che proviene da ognuno di voi»: le parole della professoressa Michela Minero direttore del dipartimento di veterinaria dell’università Statale (che ha ospitato l’appuntamento nella sede della facoltà di Lodi) riassumono il senso e l’atmosfera dell’incontro avvenuto sabato mattina tra le associazioni culturali del territorio lodigiano e la Fondazione Comunitaria che ha recentemente dato inizio al progetto “Cultura in Rete”. Uno scenario però discordante rispetto a quanto ad esempio emerso nel recente tour l’assessore regionale alla cultura Francesca Caruso per il tour di presentazione dell’Avviso Unico Cultura 2025 che ha toccato anche Lodi e in cui emergeva un ridotto utilizzo dei fondi destinati al settore. Ma i numeri parlano chiaro e, come ha spiegato Cristina Baroni, segretaria generale della Fondazione: «Quando alcuni mesi fa la Fondazione Comunitaria di Lodi ha avviato questo progetto aveva l’obiettivo di comprendere cosa esistesse nel Lodigiano sotto il profilo culturale e sollecitare la promozione di azioni collaborative e la quantità di partecipanti ci ha sorpreso: 135 persone, in rappresentanza di 107 diverse realtà».

“E questo fa comprendere - afferma Minero - quanto in realtà gli enti culturali abbiano solo bisogno di sentirsi sostenuti per emergere e per far sì che i fondi vengano utilizzati”. Ma le puntualizzazioni non si esauriscono qui: «Per quanto denunciato dal Sole 24 ore riguardo la discutibile qualità della vita a Lodi sul piano dell’offerta culturale: non ci sta affatto bene e suscita in noi il desiderio di progettare nel tempo proposte sempre più significative» sottolinea ancora la Fondazione.

Quello di sabato mattina è stato però solo l’evento conclusivo di un percorso costituito da 7 laboratori che rientrano nel piano del progetto e che sboccia con la realizzazione di un portale virtuale. Da novembre a dicembre la Fondazione ha incontrato le varie realtà culturali del nostro territorio dando vita a momenti di ascolto e di riflessione. A ciò è seguito il delineamento di alcune iniziative culturali che possono contribuire a valorizzare il territorio, creare comunità, promuovere il benessere e coinvolgere i giovani.

«Tuttavia - conclude Maria Piccio referente di Pares - facciamo fatica a trovare fondi e volontari». Anche se Pierluigi Carabelli, per l’occasione rappresentante della Fondazione Cariplo, ha ripreso il discorso spiegando: «Il progetto della Fondazione Comunitaria è coerente con le nostre linee guida - ha sottolineato - noi da anni eroghiamo per il territorio 150 milioni di fondi che quest’anno implementeremo a 250 milioni».n

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