IL SEGNAFILM Blade Runner e quel futuro diventato presente

I consigli sulle proposte del cinema in tv questa settimana

Fa riflettere l’espansione in termini di possibile visibilità che i film prodotti dalle piattaforme digitali possono avere dalla programmazione al cinema. È il caso sia de L’arte della gioia di Valeria Golino dall’omonimo romanzo di Goliarda Sapienza (in città è in cartellone la prima parte al Cinema Moderno, la seconda è prevista per il 13 giugno prossimo) sia di Dostoevskij dei fratelli D’Innocenzo e le due parti di si vedranno al cinema in luglio. Poi tutte e due le serie sono passate in festival come Cannes e Berlino e sono prodotte da Sky Original. E la tv della settimana?

Lunedì 3 Iris ore 21 Blade Runner: the final cut di Ridley Scott con Harrison Ford e Sean Young. C’è stato anche un sequel, ma l’originale per giunta con il montaggio definitivo consegna al pubblico un Blade Runner sì invecchiato, ma capace ancora di anticipare qualcos’ancora di un futuro diventato presente.

Martedì 4 Canale 5 ore 21.20 Marry me – sposami di Kat Coiro con Jennifer Lopez e Owen Wilson. Storia d’amore felice e infelice per una pop-star di grido. Prima tv.

Mercoledì 5 Rai 4 ore 21.20 Predator di John McTiernan con Arnold Schwarzenegger, Carl Weathers. Mentre si vede l’ultimo Predator, la tv torna al primo e insuperato film della saga. Quando c’era Schwarzenegger e gli effetti speciali erano più sui muscoli tesi dei mercenari preda dell’alieno che sul digitale d’oggi.

Giovedì 6 Italia 1 ore 21.20 Senza rimorso di Stefano Sollima con Jamie Bell e Guy Pearce. Prima tv in trasferta americana per il nostro migliore regista di action-movie, Stefano Sollima. Peraltro figlio d’arte, il padre Sergio, oltre ad alcuni western di pregio, ha diretto il celebre Sandokan tv.

Venerdì 7 Cielo ore 21.20 L’amante russo di Danielle Artbid con Laetitia Dosch. Tratto da un romanzo della premio Nobel Annie Ernaux, narra della passione amorosa tra un diplomatico del titolo e un’insegnante francese.

Sabato 8 Rai Play in streaming Taxi Teheran di Jafar Panahi. Uno dei migliori registi e non solo del suo paese, impedito dal regime degli Ayatollah di girare, con un espediente riesce a filmare la capitale iraniana da un taxi.

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