Il silenzio del lockdown diventa un thriller girato all’Ospedale Vecchio
In questi giorni la troupe sta finendo le riprese nelle campagne lodigiane, la distribuzione a fine 2021
Un film, girato in lingua inglese, nella chiesa settecentesca del Santo Spirito dell’ospedale di Lodi. “The grand bolero” è il primo lungometraggio del giovane regista Gabriele Fabbro, uno psyco thriller come lui stesso lo definisce, girato interamente nel Lodigiano: dopo aver terminato le riprese all’interno della chiesa di via Pallavicino, in questi giorni e fino a Natale la troupe sta finendo di girare gli esterni, sulle rive dell’Adda e nelle campagne. Entro giugno la pellicola sarà pronta per essere presentata nei festival e poi, a fine 2021, potrà iniziare la distribuzione.
Il regista cercava una chiesa, vuota, nel Nord Italia, per girare il suo film. Un film sulla musica, che raccontasse la storia di una restauratrice d’organi e nel sottofondo la pandemia. «La storia è quella di una donna, Roxanne, il mio personaggio - racconta la protagonista Lidia Vitale -, il cui bisogno d’amore è riempito solo dalla sua ossessione per gli organi. Una ossessione fino a quando non arriva la sua collaboratrice Lucia, una ragazza muta, interpretata dall’attrice Ludovica Mancini». Lei, 48 anni, e Ludovica Mancini 23, sono le due protagoniste.
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