La città del Barbarossa? Bella quanto 169mila “post”, quelli pubblicati su Instagram con le immagini che da prospettive differenti la “corteggiano”, la ritraggono o semplicemente la nominano. Per chi non frequenta troppo i “social”, l’argomento può rivelarsi ostico, quindi meglio partire dall’inizio: Instagram, proprietà di Facebook e quindi di Mark Zuckerberg, non è una parolaccia bensì un social network che permette agli utenti di scattare foto per poi condividerle con gli altri utenti, anche su altre piattaforme, come Facebook, Foursquare, Tumblr, Flickr, e Posterous. Se all’inizio il formato assomigliava a quello delle (ormai) vecchie Polaroid a sviluppo istantaneo, adesso, grazie agli ultimi aggiornamenti, c’è la possibilità di scattare, mettere un formato a piacimento, fino a un certo limite di altezza e larghezza, e poi condividere. Ma il concetto è rimasto quello: scattare, guardare e subito condividere.
Chiusa questa parentesi, è possibile tornare all’ashtag #lodi, dedicato al capoluogo e alla provincia: le immagini accompagnate dal nome della nostra città sono arrivate a quota 168mila (ma per dovere di cronaca una parte è da dividere con la “gemella” della California). La febbre è salita al punto che ormai le città lombarde gareggiano tra loro. Impossibile raggiungere Milano, che vanta 10 milioni di clic, e non è nemmeno immaginabile raggiungere Bergamo, con 1 milione 452mila post, staccata da Brescia con 554mila. Tutti gli altri possono esibire un numero di post più risicato, ma che comunque è segno dei tempi e dei cambiamenti: Monza ne ha collezionati 352mila, Pavia 250mila, Mantova 210mila, Cremona 158mila, Lecco 167mila, Varese circa 228mila.
Nel “catalogo” sotto l’hastag #lodi c’è un po’ di tutto, ci sono gli scorci più tradizionali, i selfie e le foto scattate da lodigiani in trasferta, che hanno voluto comunque citare la città. Sul gradino più alto del podio sta, senza avversari, piazza della Vittoria, ritratta da ogni inquadratura possibile, ma dietro ci sono le altre piazze, le strade, il fiume, i monumenti e, fra le più recenti, la Ctatedrale Vegetale di Giuliano Mauri che sta sorgendo sulle sponde dell’Adda. Tutto per celebrare una città bella e fotogenica.
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