La chitarra di Tampalini fa viaggiare il pubblico di Lodi al Sole
Un recital raffinato alla scoperta di alcuni grandi autori tra Italia, Spagna, Francia, Ungheria e Brasile ha chiuso la rassegna
Un recital raffinato che ha condotto il pubblico in un viaggio musicale alla scoperta di alcuni grandi autori che hanno reso intramontabile la letteratura chitarristica. È stato più di un concerto quello di Giulio Tampalini che ha chiuso domenica sera la rassegna promossa dall’Atelier laudense diretto da un soddisfatto Mario Gioia in San Cristoforo nell’ambito di Lodi al Sole.
Ad aprire le danze è arrivata l’irruenza e la carica del “Fandango varié” dello spagnolo Dionisio Aguado, che ha lasciato il passo a una parentesi più espressiva, dal sapore romantico e dalle atmosfere notturne tra Francia e Ungheria, per poi volare in Brasile a Rio senza dimenticare le sonorità italiane.
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