La nuova piscina della pallanuoto di Recco porta la firma lodigiana di Gio Gozzi
L’architetto ha ridisegnato un luogo simbolo dello sport ligure: l’opera vale 5 milioni di euro
La nuova piscina “Antonio Ferro” di punta Sant’Anna a Recco, in Liguria, porta una firma lodigiana. È quella dell’architetto Gio Gozzi, che insieme ai collaboratori dello studio Area Architecture di corso Roma ha progettato il moderno impianto, che prenderà il posto della storica piscina con gradoni utilizzata per anni dalla Pro Recco, la squadra di pallanuoto più famosa d’Italia.
Una sfida importante per Gozzi, chiamato dall’amministrazione comunale di Recco a ridisegnare una delle strutture simbolo dello sport ligure, oggi estremamente ammalorata, tanto che è ancora utilizzata ma una parte è chiusa al pubblico e puntellata.
La nuova piscina sorgerà esattamente sul medesimo sedime demaniale della attuale, proprio di fronte al mare, in una posizione invidiabile: diventerà il tempio dello sport locale e sarà utilizzata sia dalla Pro Recco per la pallanuoto sia dai cittadini.
«Abbiamo seguito due linee guida - racconta l’architetto Gozzi, docente del Politecnico di Milano -, il risparmio energetico e il ridotto impatto ambientale. Nella progettazione avevamo in vincolo importante e cioè che non potevamo uscire dal sedime della precedente piscina, che è demaniale. E dunque, immaginando una struttura moderna e che si integrasse nel contesto, abbiamo lavorato sulle tessiture, cercando di renderla invisibile prevedendo all’esterno il verde verticale e una cascata d’acqua su una parete. Inoltre la trasparenza del foyer garantirà un senso di leggerezza all’intero edificio».
L’opera ha un valore di 5 milioni di euro, finanziati in parte con fondi regionali e in parte con risorse del Comune di Recco. Si tratta del più importante intervento dell’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Gandolfi. Definito il progetto, ora il prossimo passaggio sarà la firma del protocollo con la Regione Liguria, atteso a ottobre, e successivamente si bandirà la gara d’appalto per poter avviare i lavori nel 2024.
Al piano terra il team dei progettisti guidati da Gozzi ha previsto gli spogliatoi e un bar che sarà aperto alla città. Al piano superiore una palestra per il potenziamento. L’ingresso sarà caratterizzato da un ampio foyer a vetri, con la presenza degli ascensori per accedere al piano superiore e agli spalti, in modo da eliminare le barriere architettoniche. La vasca scoperta, cuore pulsante dell’impianto, è ovviamente progettata con le misure regolamentari per giocare a pallanuoto ad alti livelli: avrà una dimensione di 33 metri per 21 e su di essa si affacceranno 737 posti a sede. È previsto un utilizzo della piscina anche in inverno, per questa ragione l’acqua sarà pre riscaldata: «Per garantire però il risparmio energetico abbiamo ridotto l’altezza della vasca, rispettando tuttavia le misure regolamentari».
La piscina attuale sarà rasa al suolo e ricostruita da zero e, una volta completata, la combinazione tra il verde verticale che ricoprirà parte dell’esterno, l’acqua della cascata prevista su una parete e l’ampio utilizzo del vetro dovrebbe garantire un effetto poco impattante - ma estremamente affascinate - sul resto del contesto, che è caratterizzato dagli scogli e dal mare.
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