LA RASSEGNA Grandi emozioni e il tutto esaurito per “la musica nel chiostro”

Chiusa con successo la prima parte del ciclo di appuntamenti che proseguirà a settembre

Sei donne in scena, quattro musiciste, un’attrice e, a reggere le fila, la mano sapiente della regista Piera Rossi, hanno realizzato un piccolo prodigio: venerdì scorso, nel fascinoso chiostro quattrocentesco dell’ospedale Vecchio, hanno ottenuto dal pubblico che riempiva la platea un’attenzione silenziosa ed emozionata per uno spettacolo non facile, sofisticato e lontano dal mainstream. Al centro di un racconto in cui si intrecciavano indissolubilmente parola, musica e canto, era la vita di Hildegard von Bingen: la lettura misurata e severa, ma toccante di Elsa Bossi, si incastonava negli interventi musicali – una musica che grazie alla limpidezza dell’esecuzione ha saputo creare un’atmosfera arcana e quasi ipnotica - dell’ensemble La Reverdie (Claudia Caffagni, Caterina Chiarcos, Elisabetta de Mircovich, Daniela Beltraminelli), che attraverso un’accurata ricerca musicale ha fatto rivivere i brani sacri composti dalla stessa Hildegard, una personalità poliedrica di filosofa, mistica, visionaria, pioniera della ricerca farmacologica, e infine musicista, una delle figure più complesse del Medioevo cristiano.

Lo spettacolo, secondo della rassegna “Vien musica dal chiostro”, curata dalla Pro loco di Lodi e realizzata con il sostegno della fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, si propone di valorizzare attraverso eventi artistici uno degli angoli più caratteristici e suggestivi della città. In questa terza edizione, che si sviluppa in quattro tappe, il focus è sul rapporto “Tra scienza e arte al femminile”, un tema al quale sono dedicati anche gli eventi collaterali disposti lungo i quattro fine settimana, ambientati nei locali che accolgono la collezione anatomica Paolo Gorini. La settimana scorsa il pubblico, dopo lo spettacolo del venerdì, ma anche nelle giornate successive, ha potuto visitare l’antica farmacia dell’ospedale Vecchio (uno spazio di solito non accessibile, al piano superiore del chiostro), dove erano stati collocati antichi strumenti e vasi di farmacia messi a disposizione dalla farmacia Sabbia. «Un’esperienza – commenta Piera Rossi, responsabile dell’allestimento – che ha stupito e interessato un pubblico molto numeroso». Di fatto, quella che si poteva ammirare, più che una semplice esposizione di oggetti antichi, era una vera installazione artistica, valorizzata dalla suggestione delle luci. Altrettanto successo hanno riscosso i laboratori per i bambini, il primo dedicato alla pittura, il secondo alla musica e all’esplorazione del mondo dei suoni e del ritmo. «La rassegna – ricorda Francesca Malaraggia, vicepresidente della Pro loco - riprenderà con gli ultimi due appuntamenti in settembre: sotto i riflettori la fisica, attraverso gli occhi della prima moglie di Albert Einstein, e la storia della cultura medica ed erboristica femminile. E ancora laboratori, incontri e visite guidate gratuite al chiostro e alla collezione Paolo Gorini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA