La storia di Irena che salvava i bambini

Mercoledì un doppio appuntamento con Giusy Mondani per la Giornata della Memoria

L’infermiera Irena Sendler, nata a Varsavia nel 1910, durante la seconda guerra mondiale portò in salvo più di 2500 bambini dal ghetto della sua città. Di religione cristiana, assistente sociale, riusciva a fornire documenti falsi con nomi cristiani a bambini ebrei e ad affidarli a famiglie in campagna o a conventi. La storia di Irena viene raccontata ai piccoli di oggi da Giusy Mondani in “Tutto è cambiato perfino la neve”, Europa Edizioni, in uscita a febbraio. Dopo “Gli occhi di nonna Liliana”, è il secondo albo illustrato dell’autrice nata a Lodi nel 1977, cresciuta a Mulazzano, diplomata al liceo Piazza e laureata in disegno industriale al Politecnico di Milano.

“Un ometto dai buffi baffi urla in continuazione che alcuni bambini non sono più bambini o sono meno bambini di altri. Irena non ci crede. Chi mai può dire una sciocchezza del genere? Un bambino è un bambino, punto!”, scrive Giusy Mondani, in testo e tavole dove la coscienza personale risalta fortemente, ancorata a ciò che non è in discussione. “I bambini al di là del muro non sono più bambini e l’ometto dai buffi baffi è contento. L’intera città cambia. Irena No!”.

Giusy Mondani, che oggi con il marito e i tre figli vive in Friuli, sarà protagonista di un doppio appuntamento nella Giornata della Memoria , mercoledì 27 gennaio: alle 18.30 sulla pagina Facebook “La voce di Campoformido” presenterà il nuovo libro “Tutto è cambiato perfino la neve”. Mentre alle 20.30 sulla pagina Facebook della Biblioteca “Primo Levi” e con il Comune di Mulazzano parlerà de “Gli occhi di nonna Liliana”, che racconta ai bambini – e non solo – la vicenda di Liliana Segre, deportata con il padre da Milano ad Auschwitz. “Gli occhi di nonna Liliana”, Europa Edizioni, il primo albo illustrato di Giusy Mondani è stato pubblicato ad aprile 2020.

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