Cultura
Mercoledì 21 Dicembre 2011
La storia lodigiana a portata di mouse
Nasce il sito con i documenti degli archivi
La storia del Lodigiano a portata di mouse. Grazie alle nuove tecnologie, d’ora in avanti tutti potranno accedere a una vasta mole di documenti senza spostarsi dalla propria abitazione: merito del nuovo sito “Lodi e il suo territorio - Archivi, storia e didattica” (www.archivilodigiani.it), progetto nato grazie alla collaborazione tra il Comune di Lodi, l’Archivio storico comunale, la Regione Lombardia e una serie di altri enti (Archivio storico diocesano di Lodi, Archivio storico lodigiano) e studiosi che hanno fortemente voluto realizzare uno strumento innovativo che permetta a tutti di avvicinarsi alla storia locale e «toccare con mano» i materiali attraverso i quali gli storici ricostruiscono il nostro passato. «Questi sono soltanto i primi vagiti del sito: è una creatura che va tenuta per mano e che ha bisogno del contributo di tutti per crescere continuamente», ha spiegato Ferruccio Pallavera, direttore del «Cittadino», durante la tavola rotonda andata in scena ieri pomeriggio all’Archivio storio di via Fissiraga. Un incontro organizzato non soltanto per presentare struttura e finalità del sito, ma anche per studiarne le potenzialità. «È un’opportunità che però deve crescere attraverso il coinvolgimento di altre istuzioni - ha sottolineato Maria Grazia Casati dell’Archivio storico diocesano - . Nel territorio ci sono parecchi archivi, di banche, associazioni sportive, culturali ed ecclesiastiche: mettere in rete tutte queste realtà deve essere il prossimo passo». In tale contesto diventa fondamentale la «cultura della donazione» come ha evidenziato l’assessore comunale alla cultura Andrea Ferrari per rendere il sito ancora più ricco e in grado di permettere ai «lodigiani sparsi per il mondo di rimanere attaccati alle proprie radici. Si tratta di un progetto innovativo che punta sulla nostra memoria collettiva». La struttura del sito è stata illustrata da Sara Fava dell’Archivio storico comunale: la “piattaforma” si compone di sette sezioni (Istituzioni e Archivi; Percorsi didattici; Attività per le scuole; Cartoline, Mostre didattiche; Scaffale e Archivio Storico Lodigiano), oltre ai link che portano alle pagine dell’Archivio storico diocesano, I documenti raccontano, Lombardia beni culturali e Comune di Lodi. Una delle sezioni più interessanti è quella denominata Scaffale, «una biblioteca virtuale in cui vengono raccolte le pubblicazioni legate alla storia del territorio». Quindi, come ha spiegato Pallavera, si potranno consultare gratuitamente classici della storiografia locale come Lodi e il suo territorio di Giovanni Agnelli e il Codice diplomatico laudense di Cesare Vignati. Molto importante anche la sezione dedicata all’Archivio storico lodigiano: «Vogliamo che il nostro archivio diventi di dominio pubblico - parole del direttore Luigi Samarati -, abbiamo chiesto le liberatorie agli autori». Pronta a dare il suo contributo al sito anche la Società operaia di mutuo soccorso con i suoi molteplici fondi, illustrati da Angelo Stroppa.
Nel corso del pomeriggio, lo storico Ercole Ongaro ha presentato inoltre il Quaderno 26 dell’Istituto lodigiano per la storia della resistenza e dell’età contemporanea intitolato La guerra di Libia 1911-12 - Echi e ripercussioni nel Lodigiano, brillante ricerca a firma di Laura Tagliaferri.
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