L’anima musicale di Lodi al sole: un duo inaugura il festival blues
Domenica sera il primo di quattro appuntamenti in San Domenico
Quattro appuntamenti acustici per placare la “sete” degli appassionati di blues. Parte domenica sera la rassegna dedicata alla “musica dell’anima”, inserita nel cartellone di “Lodi al Sole” con la direzione artistica di Slang Music. Sarà lo splendido chiostro di San Cristoforo in via Fanfulla (ore 21.30, ingresso libero fino a esaurimento posti) ad accogliere la prima esibizione, il concerto del duo formato da Cek Franceschetti (voce e chitarra) e Luk Habbot (armonica). «L’Acoustic Edition 2020 nasce dalla voglia del Lodi Blues Festival di non fermarsi, di provare a ripartire celebrando un format, quello acustico, che sta proprio alle origini del blues – spiegano gli organizzatori di Slang Music -. Si tiene così accesa la fiamma di una rassegna che nel corso degli anni ha avuto il piacere e l’onore di ospitare interpreti di caratura mondiale».
Domenica sera i fari saranno puntati su Cek Franceschetti, bluesman cresciuto lungo il delta del... fiume Oglio. Un eccellente chitarrista, cantante e autore che ha seguito il suo amore per la musica, conoscendo l’America e ritornando con la valigia piena di umori blues, folk e rock, riversati poi nelle strade della sponda bresciana del lago d’Iseo prima e di tutto il mondo poi. Con lui sul palco Luk Habbot un armonicista autodidatta dallo stile ritmico e fantasioso che attinge “a piene ance” dal sound di Chicago (Little Walter, Jame Cotton, Junior Welles). Molto attivo a partire dalla fine degli anni ’80, calca numerosi e prestigiosi palchi (Nave Blues, Pistoia Blues) e infila collaborazioni di peso (Carey Bell, Vince Valicelli, James Thompson). Dal 2015 suona stabilmente con Cek Franceschetti nelle sue diverse formazioni.
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