Due anni girando per il Nord Italia, due anni nella natura selvaggia di cinque regioni italiane, perlustrando le paludi per dar vita a un documentario naturalistico che questo sabato, alle 18.30 al Teatrino dell’Informagiovani, vedrà la sua prima proiezione.
Le Ali della Palude nasce dalla passione e dall’abilità dei quattro ragazzi che formano il gruppo Recover: Andrea Anelli di Lodi, Andrea Roncari, Filippo Asnaghi e Daniele Mileto. Insieme avevano già dato vita a Il Palco di Gaia, un video reportage naturalistico che lo scorso anno si è guadagnato il secondo posto al festival lodigiano Tagliamo Corto.
Ma questo nuovo lavoro è sicuramente un progetto più complesso e maturo, nato dalla volontà di descrivere gli animali che vivono nell’ecosistema delle paludi, studiarne le migrazioni e i comportamenti durante le quattro stagioni dell’anno. «È stato un lavoro particolarmente lungo – spiega Anelli, che insieme ad Asnaghi è la mente “naturalistica” del gruppo, mentre gli altri due sono più esperti sulla tecnica del video-making -. I primi mesi li abbiamo spesi semplicemente per fare dei sopralluoghi e studiare la presenza di animali, soprattutto uccelli, tra Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Friuli e Lombardia. Abbiamo stilato una scaletta per capire quali fossero i periodi più adatti per determinate riprese, e organizzato il documentario sulle quattro stagioni». Kb1j7Q3RaXw
Nel Lodigiano, hanno osservato a fondo l’ecosistema del Parco Adda Sud: «Abbiamo sfruttato moltissimo il Belgiardino, dove siamo riusciti a realizzare riprese interessanti nelle morte, e a trovare soggetti importanti, mentre per altri animali, come oche o fenicotteri, abbiamo dovuto migrare anche noi» racconta ancora Anelli.
Il documentario è composto da trenta minuti di riprese realizzate dai quattro di Recover, a cui sono abbinate le musiche composte appositamente da Renato Ravarino. Ad occuparsi del suono è stato Stefano Breda, mentre i testi del documentario, scritti da Recover, sono stati doppiati dalla voce di Alberto Angrisano, uno dei maggiori professionisti del settore a livello nazionale. La proiezione, totalmente gratuita e aperta a tutti, è stata organizzata dal team L’Imbuto, associazione di promozione culturale lodigiana che, al termine dell’evento, offrirà anche un aperitivo presso l’adiacente Centro Donna.
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