Le grandi novità dello Spazio 21 «da vedere e da ascoltare»
Il laboratorio di via San Fereolo a Lodi prepara il calendario 2022 con una grande attenzione alla musica
È solo apparente, allo Spazio 21 di Pierpaolo Curti sede dell’omonima associazione, l’immobilità dell’inverno che con gli impedimenti della situazione pandemica sembra rimandare a stagioni la vitalità culturale. Nella sede di via San Fereolo 24 a Lodi dove pulsò l’energia produttiva delle Officine Gai, sono invece in atto un progettare e un definire, una presa di contatti che ha già permesso di stendere un programma di massima da sviluppare nel 2022. Mentre i motori si scaldano in vista della riapertura con la prima mostra il prossimo marzo, e Curti costruisce con legni recuperati sul fiume l’inedita installazione “Formandala” che da subito potrà essere vista “work in progress” insieme alle opere di Domenico Mangione e dello stesso Curti alle pareti (per appuntamento [email protected] ), il percorso di quest’anno si svela, senza escludere possibili adeguamenti e “new entry”.
Annunciate novità «da vedere e da ascoltare», capaci di unire all’attenzione per l’arte contemporanea quella per la musica. Questo l’ambito dove si vedranno «le vere novità», dicono al “21”, a cominciare dall’iniziativa “Parole e musica” affidata a Ezio Guaitamacchi che inviterà regolarmente alcuni dei cantautori più noti del panorama italiano, da Eugenio Finardi ad Alberto Fortis e Andrea Mirò: a preannunciarsi sono serate conoscitive, narrative di brani di vita, della nascita di canzoni e di approfondimenti sul sistema della musica, seguite dall’ascolto dei brani. Seconda novità, il recupero del progetto “Il suono nell’istante” dedicato alla musica di improvvisazione e curato da Alberto Braida, bruscamente interrotto in città «a causa della mancanza di fondi e di una politica disattenta».
Sul fronte delle mostre, che diverranno contenitore di una serie di eventi da definire, l’apertura è affidata “Essenza continua” curata da Davide Di Maggio, una collettiva di artisti internazionali come le scomparse Gina Pane e Ketty La Rocca, concentrata sui linguaggi della fotografia, dell’installazione e del video. Quindi l’esposizione delle opere realizzate da un gruppo di giovani in residenza d’artista e, in concomitanza con il Festival della Fotografia Etica, l’evento di chiusura della stagione 2022: una rassegna di autori siciliani contemporanei, protagonisti dello scambio culturale che vedrà poi Curti esporre con altri tre artisti nello spazio “San Sebastiano Contemporary” di Palazzolo Acreide a Siracusa.
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