Le scuole fanno teatro con la rassegna alle Vigne

Quasi 1.300 attori, giovani e meno giovani, saliranno sul palco del Teatro alle Vigne di Lodi per la 29esima edizione della “Rassegna di teatro delle scuole”, la storica manifestazione ideata e coordinata dal Laboratorio degli Archetipi, in scena da mercoledì 11 a lunedì 16 maggio. Il nuovo capitolo della kermesse, tra le più longeve in Italia, è intitolato “Odissee”: il tema prende spunto dal capolavoro di Omero, declinato in molteplici varianti. «Attraverso il destino di Ulisse, l’ Odissea mette in scena l’umana avventura con gli inevitabili scacchi, con le infinite aspirazioni, con le fragilità e le faticose risalite – scrive Giacomo Camuri, responsabile del coordinamento scientifico Teatro Scuola -. Da qui la traslazione del titolo dell’opera omerica a un campo più vasto di significati che si raccolgono attorno all’esistenza in quanto tale».

Alla rassegna parteciperanno una scuola dell’infanzia (Don Gnocchi), quattro scuole primarie (De Amicis, Don Gnocchi, Pascoli e Cabrini), due secondarie di primo grado (Ada Negri e Collodi), tre secondarie di secondo grado (Cesaris, Pandini-Piazza e Maffeo Vegio) e altri gruppi (Cdd San Colombano, Sfa San Colombano, Fili Sospesi, Centro Sacro Cuore Fatebenefratelli e Unitre).

«A Lodi il teatro ormai si può considerare una materia scolastica grazie al lavoro condotto dal Laboratorio degli Archetipi nel corso degli anni – spiega l’assessore comunale alla cultura Simonetta Pozzoli -. È un’attività inclusiva: sul palco si esibiranno anche persone diversamente abili e attori dell’Unitre, l’università della terza età. Per una settimana, inoltre, il teatro si riempirà di ragazzi e sarà più vivo che mai». Gianluigi Cornalba dell’Ufficio scolastico territoriale di Lodi ha quindi sottolineato quanto il teatro favorisca «la crescita emotiva e la socializzazione: è uno strumento eccezionale anche per coloro che presentano difficoltà di apprendimento o di movimento». Del resto, aggiunge il “deus ex machina” Giacomo Camuri, «il teatro fa scomparire le diversità e al tempo stesso rende tutti diversi». Quanto alla rassegna lodigiana giunta alla soglia dei trentesimo compleanno, «è l’unica in Italia che copre tutte le fasce d’età: si va dai 3 anni agli over 60. Nei prossimi giorni a Lodi si terrà il nuovo festival “Generare futuro”: ecco, credo che noi abbiamo contribuito a generare futuro, aprendoci anche ai centro socio-educativi e organizzando stage in carcere».

La manifestazione si contraddistingue proprio per l’apertura a tutti: «Non è un concorso – commenta Giannetta Musitelli, responsabile segreteria Teatro Scuola -. Tutti possono partecipare allo spettacolo: quello che conta è il percorso per arrivare sul palco».

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