Cultura / Basso Lodigiano
Lunedì 11 Gennaio 2021
Le storie di Boffelli «il contadino che è diventato uno scrittore»
Davide Van De Sfroos ha citato in radio la raccolta di racconti del codognese
Davide Van De Sfroos (di cui è fan della prima ora e che conosce personalmente) è stato il primo ad avere il suo libro e chissà che soddisfazione sarà stato sentire il noto cantautore e scrittore lombardo leggere perfino in radio l’estratto di un suo racconto. «Mi ha definito “un contadino che è diventato scrittore” ma io scrittore non mi sento proprio. Sono contadino fino al midollo. E così resto», questo rimarca Gianfilippo Boffelli, allevatore di vacche da latte da quattro generazioni alla Triulza di Codogno. Proprio qui Boffelli ogni giorno continua con passione il suo lavoro; proprio qui, nella sua cascina che fa da ingresso alla storica frazione codognese, ha dato forma al libro “Il passato non è passato – Ricordi della civiltà contadina” edito dalla piacentina Libreria Internazionale Romagnosi. Pagine di brevi racconti («storie» le chiama Boffelli), dove nulla è di fantasia ma tutto affonda radici in quella realtà di vita contadina che è sì memoria ma è anche costante lavoro quotidiano. Sempre attuale e fondamentale.
«Del resto è la terra che ci nutre e ci dà da mangiare, le radici dell’essere umano affondano lì – sottolinea Boffelli, classe 1963, sposato e con due figlie - . Percepisco un ritorno a questo pensiero; la gente sta piano piano prendendo consapevolezza di quanto sia vitale il rispetto della terra e dei valori ad essa legati». Quei valori Filippo Boffelli – ultimo di sette fratelli - li ha respirati fin da bambino. Nel libro vengono restituiti sotto forma di ricordi d’infanzia ma anche di riflessioni sul duro lavoro dell’agricoltore. Parole vere e sincere, com’è lo stesso Boffelli, la cui scrittura semplice quanto appassionata va dritta al sodo. Sia che parli delle famigerate “quote latte” o della tutela del latte “made in Italy”, sia che ricordi le tante persone incontrate negli anni (come Graziano l’ornitologo, Rino il contadino, Dante lo spazzino, Francesco il bergamino, e non manca il ricordo del compianto Pino Vezzulli, storico allevatore codognese che tanto si spese per la difesa del mondo agricolo).
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