Chi non l’ha mai cantata, almeno una volta?
Imagine there’s no heaven
It’s easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today...
È il brano musicale più celebre tra quelli scritti da John Lennon durante la sua carriera solista dopo lo scioglimento dei Beatles. Un brano che Jimmy Carter, l’ex presidente degli Stati Uniti d’America, dichiarò che in molti paesi del mondo che aveva visitato godeva dello stesso rispetto che veniva riservato agli inni nazionali. E c’è chi ha scritto che Imagine uno dei pezzi più belli più belli della storia della musica rock. È difficile tradurlo lasciando ad esso tutta la sua musicalità. Qualcuno ci ha provato, nella lingua italiana, con scarsa musicalità (»...Immagina non ci sia il Paradiso// prova, è facile// Nessun inferno sotto i piedi// Sopra di noi solo il Cielo// Immagina che tutta la gente// viva per il presente...»).
In questi giorni - e qui sta tutta la novità - è in distribuzione una pubblicazione originalissima, dove Imagine è stato tradotto in tredici ...dialetti. Ma non è tutto: tra le tredici lingue locali c’è anche il lodigiano.
Autore della traduzione, il grande Andrea Maietti, notissimo nella nostra terra per tutti i volumi che le ha dedicato. L’aver scelto il dialetto lodigiano tra le centinaia di lingue parlate in tutta Italia è sicuramente merito della notorietà di Andrea Maietti, il cui nome è sempre più associato al nostro territorio. Gliene siamo riconoscenti.
L’idea è nata a Gianfranca Lavezzi e Giuseppe Polimeni, il libro si intitola “E che il mondo sia una cosa sola. I dialetti danno voce a John Lennon”. Gli altri dialetti scelti dai curatori del libro sono - oltre a Lodi - quelli di Ellera (Reggio Calabria), Capriasca (Canton Ticino), Genova, San Donà di Piave (Venezia), Pavia, Portalbera (Pavia), Spinetta Marengo (Alessandria), Carpi (Modena), Cercivento (Udine), Brescia, Ancora e il lugorese del sardo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA