LIBRI Milani abbraccia l’humor nero con “Party all’obitorio”

Il comico e scrittore codognese in libreria con una raccolta di duecento e poco più microracconti editi da Compagnia Editoriale Aliberti

L’humor nero gli è sempre stato congeniale, adattissimo alla sua comicità surreale che permette di ironizzare anche su un tema complesso come la morte. Non stupisce quindi che l’ultima fatica letteraria del codognese Maurizio Milani abbia titolo di “Party all’obitorio. Il libro che vincerà lo Strega o un altro liquore”, insieme di duecento e poco più microracconti editi da Compagnia Editoriale Aliberti che in modo divertente e strampalato affrontano il tema dell’ultimo viaggio. Al centro nientemeno che l’obitorio di Milano e i suoi lavoratori, gli obitoristi appunto. Neologismo quest’ultimo coniato da Milani. Geniale. Così come geniale è l’invenzione letteraria del gemellaggio dell’obitorio milanese con quello di Bora Bora, che gli obitoristi meneghini non vogliono più lasciare a causa del numero esiguo di morti che permette loro di godersi le bellezze dell’isola. Mare e sole in primis.

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