LIBRI Una maratona di idee e parole che valorizza gli autori lodigiani

Il primo dei due appuntamenti dell’edizione 2025 che si chiuderà il 13 aprile a Lodi

«Era nato tutto per “gioco”, dopo la pandemia, per sostenere le pubblicazioni di autori emergenti che volevano promuovere i propri scritti». Oggi, però, la “Maratona letteraria” promossa dalla Società generale operaia di mutuo soccorso è diventata una rassegna di tutto rispetto, che riunisce scrittori e scrittrici del territorio in due date (il 6 e il 13 aprile), tutte dedicate alla letteratura a 360 gradi. E proseguendo nella missione che la società porta avanti dalla sua fondazione, nel 1861, anche quest’anno il presidente Angelo Stroppa e il curatore Luca Maccagni, hanno scelto di dare lustro a donne del passato. Dedicato a Elena Cazzulani, “Frammenti di vita vissuta” (Le piccole pagine) ha disegnato “Ritratti di donne lodigiane tra l’Ottocento e il Novecento”. Scritto a più mani, alla presentazione c’erano Anna Corsini, Francesca Idili ed Elena Verdelli che hanno parlato delle ricerche condotte su Linda Porcellini Maraschi, Maria Clelia Giuseppina Strepponi e “Barbara Ludesana” processata per stregoneria. «Donne che hanno avuto il coraggio di essere diverse da quello che la società imponeva». Scandite dal suono della campanella, le relazioni si sono susseguite una dopo l’altra: Pietro Sarzana ha parlato di Ada Negri giornalista, tra le pagine di un centinaio di testate che hanno pubblicato i suoi articoli. «Il libro “Ada Negri. La fama mi sorprese” (Pmp editore) ha l’obiettivo di riscattare una lodigiana illustre che è stata dimenticata dai libri di scuola». Tra le 209 pagine del libro è emersa tutta la modernità della scrittrice e la capacità di rinnovarsi stilisticamente. Il disegno come terapia per lenire tutti i dolori della fibromialgia, è confluito in “50 brevi favole da leggere con il papà” di Stefania Carenzi: tutte in rima, le filastrocche lasciano parlare le immagini con giochi di luci, ombre e colori che catturano lo sguardo di bimbi da 0-5 anni. E per finire, “Nonno, perché il Fanfulla? ... te lo raccontiamo noi” (Pmp editore) ha visto l’autore Luigi Cornaggia dialogare con il giornalista Aldo Papagni, rivivendo i momenti salienti del calcio a Lodi: storie di amicizia nate nello spogliatoio che hanno fatto del pallone uno strumento di crescita. Uno spaccato che ha fatto vivere ricordi lontani, tra le immagini e le fotografie che rievocano momenti di gloria intramontabili.

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