LODI AL SOLE Alberto Fortis incanta piazza della Vittoria sotto la luna all’ombra del duomo

L’invito del cantautore: «Non dobbiamo mai smettere di sognare di consegnare una società migliore a chi verrà dopo di noi»

Sotto una luna splendente e a due passi da quel “Duomo di notte” che sembrava “disegnato” apposta come sfondo di una delle sue canzoni più struggenti e famose. In poco più di un’ora a mezza, sabato sera, Alberto Fortis ha dato vita a uno spettacolo intimo ed energico al tempo stesso, alternando liriche ispiratissime a brani ironici e irriverenti che hanno segnato la sua lunga carriera e che da anni fanno parte del patrimonio della nostra canzone d’autore.
Davanti a una platea che ha gremito piazza della Vittoria (tantissime le persone rimaste in piedi; forse per i grandi eventi sarebbe necessario aggiungere qualche sedia in più), il musicista di Domodossola, “l’anello di congiunzione tra il cantautorato classico e la nuova scuola”, come è stato definito, ha incantato gli spettatori mostrando le acclarate qualità artistiche – pianista eccellente e voce che, nonostante le 69 primavere, raggiunge ancora picchi altissimi – e facendosi apprezzare anche come showman fatto e finito, un affabulatore (sempre stilosissimo) che sta sul palco come nel salotto di casa.

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