Lodi caput d’Europa. Oggi come 600 anni fa. La città si ferma per celebrare l’evento che la portò, come generatrice di un messaggio di pace, al centro della Storia del Vecchio Continente. Ovvero la bolla papale Ad Pacem con cui proprio a Lodi venne convocato per l’anno successivo nella città oggi gemella di Costanza il concilio per dirimere lo scisma d’Occidente, il dilaniante conflitto tra i tre Papi che si contendevano il soglio pontificio, Gregorio XII, Benedetto XIII e Giovanni XXIII, mentre l’imperatore Sigismondo lavorava alacremente perché si trovasse una soluzione e sull’Europa dei mille confini tornasse a regnare la pace, anche sotto il cielo della fede.
La vicenda
Una vicenda dall’altissimo spessore storico e culturale che coinvolse a pieno titolo la città di Lodi e che viene interarmente ripercorsa, con approfondimenti storici, incontri con le delegazioni delle città gemellate Costanza, Fontainebleau e Tabor, mostre e viaggi nella storia su misura per i ragazzi della scuola, a partire da oggi sino a domenica.
A rendere centrale il ruolo della città, l’intraprendenza del signore di Lodi Giovanni Vignati, che decise di offrire ospitalità all’imperatore Sigismondo per un incontro risolutivo con l’antipapa Giovanni XXIII, anche grazie all’azione del vescovo di Lodi Giacomo Arrigoni.
L’ingresso ufficiale delle due massime autorità dell’Occidente dell’epoca è datato 2 dicembre 1413 e la data è storica perché è qui a Lodi che l’imperatore e l’antipapa decisero di convocare un concilio a Costanza per il primo novembre 2014, con l’intento di mettere fino allo scisma e riportare la pace nella cristianità.
La bolla papale Ad Pacem, che sancisce il via libera al processo verso la concordia, è del 9 dicembre 1413 e nella notte di Natale di quello stesso anno, sotto le volte della Cattedrale di Lodi, si ritrovarono per un solenne pontificale l’antipapa Giovanni XXIII, l’imperatore Sigismondo e il signore della città di Lodi Giovanni Vignati che ottenne il titolo di conte.
Giornate intense
Tappe centrali per la storia di una città che oggi, a 600 anni di distanza da quei momenti, e negli stessi luoghi, torna a riflettere sul tema del dialogo e dell’incontro come unica strada per la soluzione dei conflitti. Con la regia di un apposito comitato e la collaborazione dell’analogo comitato per il Concilio di Costanza, del consiglio comunale, della Diocesi di Lodi e della Chiesa di Costanza - oltre che con il supporto di Industrie Cosmetiche Riunite Spa, L’Erbolario, Fondazione Banca Popolare di Lodi, Top Parties e Il Cittadino -, è stato varato un ricco programma di eventi che accenderanno la città per tutto il fine settimana.
Mostra e concerto
L’arrivo delle delegazioni dalle città gemellate è atteso nella giornata di oggi e il primo appuntamento è alla Biblioteca Civica Laudense di via Solferino per l’inaugurazione della mostra Jan Hus nell’anno 1415 e 600 anni dopo, esposizione organizzata dal Museo Hussita di Tabor e finanziata dal ministero per la cultura della Repubblica Ceca per ripercorre storia e tradizioni del Paese nel XXI secolo, che si chiuderà con un gustoso assaggio di prodotti tipici lodigiani alle 19.30, nel foyer della biblioteca.
Musica sotto le volte gioiello del Tempio Civico dell’Incoronata, venerdì sera, a partire dalle 21, con l’ensemble camerale dell’orchestra filarmonica Südwestdeutschen Philharmonie di Costanza e dell’ensemble vocale di Vokalensemble Konstanz.
Il grande convegno
Sabato invece, nella Galleria dei Vescovi del Palazzo Vescovile di via Cavour, sarà di scena la storia con il convegno aperto al pubblico Da Lodi a Costanza - Tre Papi e un Concilio, a cui prenderanno parte in veste di relatori accademici e studiosi, italiani e non. Gemellaggio in musica per le strade della città nel fine settimana tra l’associazione musicale Eintracht Peterhausen di Costanza e la Banda Città di Lodi, mentre gli sbandieratori della Niederburg offriranno il loro contributo in termini di spettacolo e atmosfere e Poste Italiane metterà a disposizione - sotto i portici di Palazzo Broletto - un annullo filatelico per l’occasione.
Appuntamenti anche nel pomeriggio di sabato, alle 15 al Museo Diocesano con la relazione sul tema Un tesoro quattrocentesco: il dono di Carlo Pallavicino alla Cattedrale (a cura della professoressa Paola Venturelli del Museo Diocesano di Mantova) e alle 15.30 con l’apertura della mostra in Cattedrale Da Lodi a Costanza: verso il Concilio luoghi e personaggi.
La celebrazione
Alle ore 18, sempre in Cattedrale, la fede sarà protagonista con la preghiera ecumenica in collaborazione tra le chiese di Lodi, Costanza e Tabor e con la partecipazione del Coro della Cappella diretto da don Piero Panzetti.
Ultimo giorno di eventi, domenica, dove la mattina sarà dedicata alle visite guidata alle città da parte delle delegazioni, mentre alle ore 12 ci sarà un incontro di chiusura con la stampa, a cui seguirà il pranzo di saluto alle delegazioni.
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