Emozioni e intelligenza per una stagione di qualità, «con un budget ridotto, ma lo stesso numero di spettacoli e la passione di sempre». È la strada scelta dal teatro alle Vigne di Lodi per la nuova stagione al via il prossimo 3 novembre. La campagna abbonamenti, che si apre il 19 ottobre, è stata presentata ieri mattina, in una conferenza stampa che ha dato voce a Comune e teatro Franco Parenti di Milano che da sette anni lavora sul cartellone.
Per la presentazione nella sala Carlo Rivolta, indimenticato attore che propose per primo le “nozze” con il palco milanese, c’erano i protagonisti del lavoro di equilibrismo cultural-finanziario di una città che vuole continuare a puntare sulla cultura, nonostante la crisi. «Perché il teatro non è dell’amministrazione, ma è un patrimonio della città, una proposta irrinunciabile per la vita dei cittadini - ha spiegato il sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, presente insieme all’assessore alla cultura Andrea Ferrari - : per questo, nonostante il difficile momento finanziario, la nostra attenzione è cresciuta. La collaborazione, ancora più intesa con il teatro Franco Parenti e con le associazioni, ci dicono che il teatro è una scommessa vinta dalla città: è la nostra risposta a chi dice che con la cultura non si mangia. Per noi si vive di cultura».
Diverse le stagioni con cui il palco cittadini punta a stregare il pubblico lodigiano, che già lo scorso anno ha fatto registrare 19mila presenze. «Significa che un lodigiano su due, è passato di qui - ha aggiunto l’assessore Ferrari che sul nuovo ventaglio di proposte ha aggiunto - : siamo molto orgogliosi del risultato in un anno in cui abbiamo lavorato con un’attenzione diversa ai costi».
Una sfida appassionante, quella di far “quadrare” bilanci e qualità, anche per Andrée Ruth Sciammah, direttrice del Franco Parenti di Milano. «Non siamo qui perché in città non esistono professionalità in grado di fare questo, ma perché abbiamo scelto, tutti insieme, di fare un percorso - ha spiegato la direttrice anche regista - e in questi anni mi ha colpito moltissimo la qualità del pubblico lodigiano, attento e sensibile anche a proposte difficili. E siamo noi a dirvi un sincero grazie perché ci date la possibilità di pensare in modo diverso».
PROSA
Due i percorsi in prosa, a cavallo tra classici e avanguardie, per catturare pubblici diversi e appassionare con storie nuove e racconti intramontabili. Sette i titoli inseriti nel pacchetto Prosa 1 (120 euro intero, 100 il ridotto), ad alzare il sipario il lavoro che impegna Andrè Ruth Sciammah come regista, ovvero Esequie solenni (3 novembre) dell’autore contemporaneo Antonio Tarantino. Tra le proposte anche Il discorso del Re (16 dicembre), con Luca Barbareschi e Filippo Dini, sul palco per raccontare la storia di Albert, secondogenito balbuziente di Re Giorgio V nella Londra tra gli anni Venti e Trenta, dopo il successo con cinematografico di Tom Hooper, Valerio Mastandrea con Qui e ora di Mattia Torre (22 gennaio), un classico come L’impresario di Smirne di Carlo Goldoni (15 marzo), L’arte del dubbio, dal libro di Giancarlo Carofiglio che porta in scena Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani, e una perla come Art, dell’autrice contemporanea Yasmina Reza, viaggio che esplora i confini dell’arte, dell’amicizia e della filosofia con Alessandro Haber, Alessio Boni e Gigio Alberti. Cinque, invece, i titoli in Prosa 2 (80 euro intero, 60 ridotto), tra cui la prima nazionale de L’ottimista con Leonardo Manera per la regia di Marco Rampoldi, ottenuto grazie alla sinergia con l’agenzia Bananas srl.
CABARET D’AUTORE
Quattro titoli e una proposta articolata sulla ricerca di una risata intelligente e mai banale. È la stagione di Cabaret d’autore delle Vigne che porterà a Lodi l’ironia di Teresa Mannino (Terrybilmente divagante con la regia di Marco Rampoldi, in scena il 18 dicembre), l’energia di Maurizio Lastrico con Facciamo che io ero io (31 gennaio) con la regia di Giole Dix, altro protagonista della risata d’autore e ancora Debora Villa, sul palco con Rafael Didoni in Donne che corrono dietro i lupi (9 febbraio) e il gradito ritorno Oblivion, sul palco il 3 marzo con il loro show 2.0.
MUSICA, RAGAZZI E FAMIGLIE
Fitti anche i cartelloni della stagione musicale, nove appuntamenti in abbonamento (80 euro, ridotto a 70) a cui si aggiunge il concerto evento con il pianista Andrea Bacchetti, fuori cartellone, tutti stilati in collaborazione con l’associazione Amici della Lirica “Giuseppina Strepponi” e Amici della Musica “A.Schimd” e delle due stagioni pensate per ragazzi e famiglie. Per i ragazzi i titoli sono quattordici (ingressi a 6 euro, pacchetto scuole con tre spettacoli a 15 euro), con spazio alle produzioni nostre di Teatro Urlo, i burattini di Tina Pezzini e il Laboratorio degli Archetipi, mentre sono otto le domenica a teatro dedicate alle famiglie con l’abbonamento a 32 euro e il biglietto singolo fisso a 6 euro.
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