Loki

SIAMO SERIAL: il fratello “cattivo” di Thor ruba la scena e diventa eroe

Può il villain diventare l’eroe della storia? Se lo domanda Loki (Tom Hiddleston), il dio dell’inganno, spina nel fianco di suo fratello Thor e degli Avengers, finito nelle grinfie della Time Variance Authority.

È in arresto perché è vivo. È diventato una “variante” di se stesso, una deviazione dal percorso prestabilito degli eventi che per lui prevede la morte (come ben sanno i fan della Marvel che hanno visto “Avengers: Inifinity War”). Rappresenta una bella matassa da sbrogliare per la TVA e non è neanche la prima volta che succede. A causa di queste “varianti” che imboccano percorsi “alternativi” nascono infinite linee temporali in guerra per cancellare l’unica ritenuta sacra e immutabile, quella difesa dalla TVA. Scopriamo così che, di tanto in tanto, nascono varianti un po’ di tutti gli esseri viventi ma di Loki, in particolare, esistono un’infinità di varianti: alti, bassi, giovani, vecchi e persino coccodrilli. Tutti accomunati dall’urgenza di fare quello che amano: tentare di conquistare il potere con l’inganno e tradimento.

È saggio fidarsi di qualcuno il cui curriculum è un elenco infinito di malvagità di ogni genere?

Sì, secondo l’agente Morbius (Owen Wilson) della TVA. È convinto che persino Loki, dopo un robusto esame di coscienza, potrebbe diventare il buono della storia e lo coinvolge in una missione per catturare una sua variante particolarmente pericolosa. Del resto, chi meglio di Loki può catturare Loki?

Chi si aspetta una serie fatta di sola azione rimarrà deluso, la strada per diventare il perfetto antieroe è lunga e “Loki” è prima di tutto un viaggio dentro la testa del protagonista, alla ricerca delle sue motivazioni, dei suoi sbagli, delle cose che avrebbe potuto fare ed essere. Sopravvissuto alla propria morte persino Loki, normalmente allergico ai sentimentalismi, si domanda quale senso abbia avuto un’esistenza solitaria, senza amici né amore? Dove l’hanno condotto i suoi gloriosi propositi?

“Loki”, miniserie tv di sei episodi, è imperdibile per i fan della Marvel. Anche perché - nel gioco di rimandi e collegamenti con il cinema (a cui le case di produzione non vogliono e non possono rinunciare nonostante la massiccia invasione in tv di questa stagione) - ha il difficile compito di introdurre alla quarta fase dell’universo cinematografico Marvel che si preannuncia ancora più ingarbugliata della precedente, all’insegna dei paradossi temporali e dei viaggi tra più dimensioni.

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