“Man vs. Bee”

SIAMO SERIAL: Rowan Atkinson dimostra una volta di più la sua vena geniale e irriverente

Geniale. Perché per realizzare una serie tv in nove brevi puntate in cui si mette in scena la battaglia tra un uomo e un’ape (sì, proprio così, un uomo e un’ape) si deve avere talento. Quello che possiede senza ombra di dubbio Rowan Atkinson, l’attore inglese che ha dato vita a Mr. Bean, il quale ha creato e scritto insieme allo sceneggiatore William Davies “Man vs. Bee”, una commedia diretta da David Kerr .

Trevor, interpretato dallo stesso Atkinson, è un “house sitter”, un custode di case. Proprio mentre alloggia in un’elegante e super tecnologica villa, l’uomo si ritrova a ingaggiare un’epica battaglia con un’ape che non ne vuole sapere di lasciarlo in pace. Una lotta che lo porterà a distruggere qualsiasi cosa, comprese le opere d’arte di Mondrian e Kandisky esposte in bella vista sui muri. La casa appartiene a una coppia ricchissima, Nina e Christian Kolstad-Bergenbatten, che decide di assumere un house sitter per andare in vacanza. La villa è così all’avanguardia, tra tecnologia e codici di blocco e sblocco, che i due lasciano sul tavolo un manuale con le istruzioni completamente ignorato da Trevor, troppo concentrato a dare la caccia all’ape. La sua acerrima nemica è, a seconda dei casi, un modello fisico o generato a computer dalla società di animazione Framestore.

L’interpretazione di Atkinson è eccellente, in tutti gli episodi: dialoghi ridotti all’osso e molta mimica. “Man vs Bee” è l’ennesima dimostrazione di come l’attore inglese sia un maestro della cosiddetta “commedia slapstick”, caratterizzata da un umorismo esageratamente fisico e dall’utilizzo di violenza, che spesso deriva dall’uso maldestro e inopportuno di oggetti. Come per esempio cercare di prendere a martellate un’ape a pochi passi da un Mondrian, una scelta poca saggia... Nemmeno inseguirla con un mixer da cucina tra sculture e installazione sembra essere una buona idea.

Anche se è impossibile non pensare a Mr. Bean, dal momento che questa serie tv è ispirata all’episodio “The trouble with Mr. Bean” del 1992, Atkinson ha spiegato come Trevor sia un personaggio diverso, «una persona molto più bella, molto più dolce e normale», il suo punto debole è l’ossessione, là dove Mr. Bean si dimostra invece più anarchico, egocentrico e narcisista. Trevor, come del resto Mr. Bean, riesce comunque a suscitare anche una certa compassione, soprattutto per il suo legame con la figlia Maddy, che vorrebbe trascorrere più tempo con lui.

“Man vs Bee”, nel solo weekend di apertura, si è piazzata 5al decimo post nella classifica globale di Netflix nella settimana che si è conclusa il 26 giugno, salendo invece al sesto posto nella classifica del Regno Unito.

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