Manni e Ossoli: la fine del viaggio di Ulisse fra le colonne di San Cristoforo
Applausi per il reading dei due attori incentrato sul testo di Omero
Quando le parole prendono forma e diventano spettacolo. Si è completata domenica sera a Lodi il viaggio omerico fra le colonne di palazzo San Cristoforo nell’ambito della rassegna Lodi al Sole in compagnia di Mino Manni e Marta Ossoli. Nulla è stato lasciato al caso: gli abiti da principessa, la maschera greca, il timbro variabile delle voci, le grida improvvise, la musicalità dell’epoca. Attraverso uno studio approfondito del poema omerico e del contesto dell’epoca, Manni e Ossoli infatti sono riusciti a coinvolgere il pubblico. Fino alle lacrime. Sì, perché fra la folla c’è chi di fronte al pianto di Ulisse, autenticamente interpretato dall’attore, è riuscito a capire a tal punto il personaggio da condividerne le lacrime. Partendo dal testo di Valerio Massimo Manfredi, “Il mio nome è nessuno”, Manni ha infatti proposto un adattamento incentrato sulla capacità di restituire in suono e in immagine i contenuti narrati, andando oltre lo scritto: studiando i personaggi, le ambientazioni, le musicalità. E questo grazie anche all’accompagnamento di Doriana Bellani al violino ed Elena Castagnola al violoncello.
«C’è stata una comunicazione forte fra noi e il pubblico – osserva Mino Manni -, una trasmissione di contenuti e di emozioni importante; sul palco noi portiamo la conoscenza e la condivisione della conoscenza – prosegue – e lavoriamo affinché il pubblico possa entrare nel mondo che stiamo interpretando, trasformando in scena il racconto e attraverso la variazione della voce che non si deve appiattire sulla lettura. Il pubblico di Lodi è stupendo e ringrazio ancora una volta il vicesindaco Lorenzo Maggi per aver creduto in questa iniziativa culturale».
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