L’amore e la follia: due concetti tanto lontani e tanto vicini che hanno sempre caratterizzato la vita (artistica e non) di Max Tortora, il noto showman romano che venerdì 12 sarà ospite sul palco dell’auditorium Tiziano Zalli all’interno della Bipielle city a Lodi per il debutto della stagione teatrale dedicata ai comici della capitale. L’amore e la follia è anche il titolo dello spettacolo che il protagonista di fortunati programmi televisivi quali I Cesaroni, Piloti e Impazienti porterà sul proscenio lodigiano. Accanto a lui ci saranno due amici di sempre, la “spalla” Roberto Andreucci e Stefano Sarcinelli, «un grande attore della commedia dell’arte», oltre a una band formata da sei musicisti.
Tortora, che spettacolo vedremo a Lodi? «Si tratta di un varietà in cui darò spazio all’attualità, alla musica e a vecchie imitazioni. Lo farò raccontando la televisione, e il ruolo che ha avuto la televisione nell’evoluzione degli italiani. È una sorta di elettrocardiogramma per capire come stiamo».
Cosa rappresentano l’amore e la follia nella vita di Max Tortora? «Sono due concetti fondamentali. L’amore muove la vita di tutti, alla fine cerchiamo soltanto quello, anche se spesso fingiamo di volerne fare a meno. La follia, invece, è una parte importante, anzi fondamentale, del mio mestiere: senza un pizzico di sana follia non sarebbe possibile cercare di far ridere la gente. L’amore e la follia, per quanto mi riguarda, corrono su binari paralleli e si incontrano soltanto sul palcoscenico. Dalla loro unione nasce lo spettacolo, fatto di gag, canzoni, divertimento».
Nella sua carriera ha lavorato spesso per la televisione. Tra teatro e piccolo schermo quali sono le differenze principali? Solo una questione di tempi? «Amo tutto del mio lavoro, che sia televisione, teatro o cinema. Passo da un ambito all’altro con grande naturalezza perché comunque fa parte di un unico grande gioco, il gioco dell’attore. Certo, in teatro non si può barare, perché si è sottoposti al giudizio immediato del pubblico».
Intanto, in tv, è tornato con Impazienti, la sit com di Rai Due, in coppia con Enrico Bertolino. «È un lavoro che mi diverte molto e spero che il pubblico si diverta altrettanto. Stimo tantissimo Bertolino, ormai siamo una coppia affiatata: credo potremmo lavorare anche nel cinema, sarebbe un’esperienza interessante».
A proposito di cinema: qualcosa bolle in pentola? «Sto finendo di sceneggiare il mio primo film. Si intitola Il giro di boa, è un’opera divertente ma che fa anche riflettere. Sto cercando un produttore».
Max Tortora è famoso anche per le sue esilaranti imitazioni dei vari Sordi, Celentano, Rispoli, Santoro, Califano. Sta studiando qualche nuovo personaggio? «Il personaggio che imito mi deve in qualche modo affascinare o sorprendere. Purtroppo ultimamente non c’è nessuno. Spero che mi venga presto l’ispirazione. Posso aggiungere una cosa?».
Prego... «Sono felicissimo di venire a Lodi. È una città davvero ospitale, e il centro storico è davvero un gioiello».
(L’amore e la follia. Venerdì 12 dicembre, ore 21.30. Auditorium Tiziano Zalli, Bipielle city, via Polenghi Lombardo 16 Lodi. Prevendita: Ottica Ostinelli, piazza della Vittoria 3 Lodi. Infoline 377.1044062. Biglietti: platea Euro 30, galleria Euro 25).
il noto showman romano venerdì 12 dicembre sarà ospite sul palco dell’auditorium Bpl a Lodi per il debutto della stagione teatrale dedicata ai comici della capitale
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