MUSICA Note e spiritualità per la tradizione dell’Immacolata in San Francesco
Domenica si è ripetuto l’appuntamento organizzato dell’associazione monsignor Quartieri
Un concerto – diventato una tradizione per la festa dell’Immacolata a Lodi - che ha riempito la chiesa di San Francesco regalando alla città l’occasione di un ascolto musicale di gran livello e che è il risultato della lunga collaborazione tra l’associazione Monsignor Quartieri e il Collegium Vocale di Crema diretto da Gianpiero Innocente. Domenica scorsa l’evento si è ripetuto quando l’ensemble vocale e strumentale cremasco (più di 60 elementi tra coro e orchestra) si è esibito in un programma musicale impegnativo e affascinante, con la proposta di brani dalla produzione sacra di Felix Mendelssohn: “Lauda Sion op. 73” e “Psalm 42”, insieme all’Andante dalla Sonata VI per orchestra d’archi. Il concerto lodigiano è la quarta tappa di una tournée, iniziata a Venezia e che si concluderà a Crema, con la quale il Collegium Vocale celebra i suoi trent’anni di vita: «Far vivere così a lungo realtà musicali come questa – ha commentato Innocente – nate in territori piccoli come il Cremasco o il Lodigiano richiede tanta passione, tanto impegno: il premio per noi è vedere un pubblico così numeroso, che ci conferma che quello che portiamo è apprezzato e gradito.»
L’impegno culturale dell’associazione Monsignor Quartieri, ispirato alla figura di don Luciano, è stato ribadito dal presidente Gianmaria Bellocchio: «È bello questo ritrovarsi ogni anno come una famiglia per ascoltare musica insieme; è anche un’occasione per ricordare gli amici che ci hanno lasciato durante quest’anno e che resteranno nel nostro cuore». Bellocchio ha quindi annunciato la prossima iniziativa curata dall’associazione: domenica 15 dicembre alle 11 nello spazio conferenze di Bipielle arte verrà presentata la 29esima cartella di incisioni dell’associazione, alla presenza degli artisti che le hanno realizzate.
Il concerto, seguito con la massima concentrazione e infine applaudito a lungo dal pubblico, si è concluso come ormai tradizione con un canto che ha coinvolto, insieme ai musicisti, anche l’assemblea dei presenti.
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