NARRATIVA Le storie di poveri e clochard a Lodi prendono vita nelle pagine di un libro

Omar, Mamadou, Lamine e tanti altri. Sono loro i protagonisti del primo libro di narrativa di YOUng Caritas “E poi soli di sabato in questa città”. Come in una sorta di rivoluzione copernicana agli occhi dell’autore Ermanno Merlo, studente universitario lodigiano e volontario Caritas, gli ospiti della mensa non sono innanzitutto poveri o clochard. Sono persone, alla pari con lui. Persone con le quali discutere, scambiare pensieri, fare un pezzo di strada insieme. Le prime 50 copie del libro, messo tra i regali solidali della Caritas, sono già andate sold out e a breve ci sarà una presentazione pubblica. I pre ordini però sono ancora aperti e quando arriveranno a 50 ci sarà una seconda ristampa. «Le cornici all’interno delle quali si colloca l’iniziativa - spiega Luca Servidati, referente nazionale e locale di Young Caritas - sono due: la prima è la sfida della Caritas di riuscire a narrare i servizi dal punto di vista del senso. Relegare i servizi a un’attività pratica è limitante, invece dal nostro primo convegno post Covid “Insieme sulla via” che richiamava il titolo della lettera del vescovo, vogliamo raccontare i servizi nella logica del senso. La seconda è quella propria di YOUng Caritas: al centro, anche nel logo c’è la parola “Tu”: non siamo noi che diciamo ai volontari cosa fare, ma è il contrario. Si domanda “Cosa vuoi fare tu giovane volontario? L’istituzione è al tuo servizio e tu sei protagonista”». Servidati è soddisfatto. «Il libro - dice - è frutto di un lavoro di cura che riguarda anche la stampa. Sul retro di copertina abbiamo messo anche un Qrcode che consente di ascoltare il libro in podcast. Il testo, infatti, è già uscito come un feuilleton a puntate sulle varie piattaforme. Abbiamo contato 160 riproduzioni con 11 follower. Tenendo conto che la Caritas non produce podcast, nel piccolo mi fa dire che ci sia stato interesse. Abbiamo avuto anche 20 iscritti interessati a ricevere in anteprima il podcast». Ora Servidati spera che arrivino altre richieste su www.caritas.diocesiodi.it per stampare altre 50 copie del libro e essere ospiti di una libreria. «Mi sembra, anche dai riscontri che ho avuto che sia un’ottima opera letteraria» conclude.