Tra i protagonisti di questa quattro-giorni di BookCity c’è il poeta (residente a Melegnano) Guido Oldani, direttore della collana “Argani” di Mursia editore e ideatore della teoria del Realismo terminale. Sabato 24 ottobre alle 18.30 al Teatro Parenti di Milano Oldani salirà sul palco in una sorta di singolar tenzone dal titolo Poesia e teatro sul ring: il comico e il poeta. Il pubblico farà da giuria e Oldani sarà accompagnato sul palco dall’attore teatrale e cabarettista Enrico Beruschi, da Giuseppe Langella, docente di letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università Cattolica di Milano, da attori, pittori, scultori e narratori che hanno sposato la filosofia del Realismo terminale. «Saremo un bel gruppo di “realisti terminali” - racconta Oldani - siamo per costituzione in sfida con la cultura attuale, una cultura bloccata che non ha potuto sottrarsi al cataclisma terminale che ha visto il mondo soffocare per mano di una incontrollata proliferazione degli oggetti, per mano di un fenomeno d’urbanizzazione esasperata». I realisti terminali” sono in cerca di“ un varco, di uno spiraglio per liberare la cultura e per darle un linguaggio in grado di esprimere la condizione attuale, un linguaggio fatto d’ironia e denuncia. «Saremo un coro di voci; attraverso la pittura, la poesia o la recitazione esprimeremo le nostre convinzioni alla base del movimento che in Italia si va espandendo» conclude Oldani. Il poeta sarà impegnato anche domenica 25 ottobre alle 16 al Teatro della Memoria di Milano per Dialetto come lingua di Calcestruzzo, fondamento di tutte le successive lingue metropolitan.
© RIPRODUZIONE RISERVATA