Platea accende la vetrina: una realtà “a tinte rosa” in un mondo di contrasti
L’opera di Maria Vittoria Cavazzana nello spazio espositivo di Palazzo Galeano in corso Umberto a Lodi
Il mondo di “Platea” questa volta ha il colore di un “rosa Schiaparelli” luminoso e siderale; del vuoto sospeso senza tempo né luogo, che indurrà a interrogarsi e a cercare chiavi di interpretazione quanti, passando davanti alla vetrina di corso Umberto, posano gli occhi su una visione così lontana da riferimenti abituali e concreti. Eppure, capace di toccare corde di reminiscenze lontane, o forse solo possibili o sognate. Brava l’autrice Maria Vittoria Cavazzana con il coraggio di andare oltre le barriere dei significati più immediati, in consonanza con lo spirito animatore di “Platea”; nella consapevolezza che in arte il “come” è più importante del “cosa”, e che il tema di un’opera non basta a decretarne la qualità.
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