POESIA Lettere, cartoline e documenti rari: cresce l’archivio di Ada Negri

La fondazione Banca Popolare ha acquisito il materiale degli eredi di Lanfranco Cavallanti

La fondazione Banca Popolare di Lodi incrementa il fondo documentario dedicato ad Ada Negri, scrittrice e poetessa lodigiana, con l’acquisizione dell’archivio degli eredi di Lanfranco Cavallanti. La nuova documentazione è composta da oltre 150 tra lettere e cartoline e 50 libri e va a integrare il già ricco patrimonio presente in città, custodito presso la fondazione Banca Popolare di Lodi, l’associazione “Poesia, la Vita”, presieduta da Laura De Matté, e il Comune di Lodi. Le pubblicazioni e i documenti sono stati raccolti negli anni grazie alla passione di uno spirito vivace, curioso e attento come quello di Lanfranco Cavallanti, noto artigiano e amministratore comunale di Livraga, che fu anche assessore alla cultura e a lungo presidente della locale biblioteca, ruolo che ricopriva al momento della sua scomparsa avvenuta nel febbraio del 2023. «Desidero ringraziare la moglie di Lanfranco, Maria Rosa, che ha deciso di consegnare alla nostra fondazione questi documenti - commenta il presidente della fondazione, Duccio Castellotti -. Il materiale andrà ad arricchire il patrimonio del futuro centro di studi e documentazione che sarà dedicato ad Ada Negri, insieme ai fondi documentali di proprietà del Comune di Lodi e dell’associazione Poesia, la Vita». La fondazione Banca Popolare di Lodi, fin dai primi anni della sua attività, si è prodigata per evitare che il materiale di proprietà degli eredi di Ada Negri venisse disperso in mille rivoli, al di fuori del territorio lodigiano; acquistando l’archivio conservato dagli eredi di Gianguido Scalfi, nipote della poetessa lodigiana, si è attivata per recuperare un tesoro nascosto, al fine di metterlo a disposizione della comunità. Tutti i documenti, riuniti, catalogati e digitalizzati, sono fruibili online ormai da oltre dieci anni e sono oggetto di studio da parte di ricercatori e studenti universitari. «L’archivio della fondazione Banca Popolare di Lodi - prosegue Castellotti - rappresenta una raccolta preziosa che contiene il testamento olografo della Negri e alcuni carteggi molto personali e privati, che rivelano aspetti poco conosciuti della sua vita. Il nuovo materiale degli eredi Cavallanti ci aiuterà ad arricchire la sua conoscenza».

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