Sabato in note a Lodi con lo “Stabat Mater”

Lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi, una delle pagine musicali più amate del XVIII secolo, è stata inserita dall’associazione Monsignor Quartieri negli eventi in programma per ricordare i vent’anni dalla morte di don Luciano: a eseguirla, sabato 31 ottobre nel tempio dell’Incoronata, sarà il Complesso Barocco dell’accademia Franchino Gaffurio diretto da Michelangelo Lapolla. «Mi fa molto piacere collaborare con l’associazione in questa occasione –commenta Michelangelo Lapolla – anche perché ero profondamente legato a don Luciano, e purtroppo ero anche presente quando morì, proprio celebrando la messa della sera quel 28 ottobre 1995». Il gruppo di musicisti, come informa il maestro Lapolla, è composto da sei specialisti in musica antica, insegnanti o collaboratori dell’accademia Gaffurio, che suoneranno su strumenti d’epoca: due violini (Luciano Conca e Silvia Colli), viola (Massimo Percivaldi), violoncello (Claudio Frigerio), contrabbasso (Carlo Sgarro), tiorba (Maurizio Piantelli) e lo stesso Lapolla all’organo. Le due voci femminili sono quelle del soprano Anna Maria Calciolari e del contralto Marta Fumagalli. «Lo Stabat Mater - spiega ancora Lapolla - costituisce il nucleo centrale del concerto, con la sua poetica narrazione della storia della Vergine ai piedi della Croce, musicata su una sequenza composta da Jacopone da Todi per il Venerdì Santo. A questa composizione abbiamo voluto aggiungere due brani strumentali: in apertura la sonata Al santo Sepolcro di Antonio Vivaldi, scritta per l’adorazione del Giovedì Santo, quando il Santissimo non è esposto, ma viene riposto in un altare, nascosto sotto un velo di tessuto prezioso. In chiusura, ho scelto il Concerto grosso in re maggiore di Corelli, perché ci piaceva concludere in modo solare e, oserei dire, speranzoso. Don Luciano era un grande predicatore e una persona profondissima, che ci ha lasciato in eredità un messaggio di speranza».

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