“Sacro Gra” arriva a Lodi

A distanza di quasi 6 mesi dall’assegnazione del Leone d’oro alla Mostra di Venezia, finalmente e in prima assoluta a Lodi, arriva l’ultimo capolavoro di Gianfranco Rosi: Sacro Gra, un film che scavalla i generi, che ridisegna i confini, quasi abbattendoli, tra documentario e finzione. Ma, soprattutto un film che continua a produrre lavoro. Libri e progetti di tutela ambientale come mostre e indagini socioeconomiche continuano ad allungare la vita dell’opera.

Già prima del suo apparire, Sacro Gra, era un film che faceva discutere. Chi lo aveva visto in anteprima come Goffredo Fofi – si ricordi che uno dei sodali del celebre intellettuale umbro è Dario Zonta, produttore creativo del film – aveva pronosticato un premio a Venezia. Così è stato per un lavoro che assomiglia a un unico, un prototipo di cinema a cui guardare per il futuro. E non solo per la sperimentazione di inedite forme di drammaturgia. Già a Venezia si scriveva: «Due anni di riprese, baedeker Le città invisibili di Italo Calvino – oggi s’aggiunge la ricerca di Nicolò Bassetti Sacro Romano Gra, scritto con Sapo Matteucci per Quodlibet - , protagonista l’autostrada urbana più lunga d’Italia». Ecco, Il grande raccordo anulare che circonda Roma con il suo “pullulare di esistenze” che simboleggiano non uno scontro di civiltà, ma il muto incontro spasmodicamente dialogante con il cinema.

_____________________Sacro Graregia di Gianfranco RosiStasera, ore 21 Nuovo Cineclub Tempi Moderni – Cinema Moderno, Lodi - Ingresso 4,50 euro

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