«Scrivere mi ha salvato»: il racconto di Laura Lucchi

La codognese protagonista della video intervista nell’ambito del festival “LibriAmo”

«La scrittura è stata per me una medicina, in quelle terribili settimane mi ci sono aggrappata per sopravvivere, per non sprofondare nella disperazione più buia. Scrivere questo libro mi ha aiutato a non perdere forza d’animo: racconto il dolore, l’impotenza, il lutto ma traspare anche quella che sono io, una persona forte, positiva. E che ha capito, una volta di più, come non ci si deve mai stancare di apprezzare il bello della vita, anche quello delle piccole cose».

Il chiaroscuro è da sempre l’impalcatura dell’esistenza e ieri mattina è emersa anche questa consapevolezza nella video-intervista che ha dato microfono alla 46enne Lara Lucchi, autrice di “Codogno Caput Mundi” (LIR Edizioni), libro-testimonianza dell’intensa e terribile esperienza vissuta dalla codognese nelle settimane seguenti il fatidico 21 febbraio 2020. Con il Covid che fa ammalare entrambi i suoi genitori proprio nella prima, micidiale fase «dove non si sapeva ancora nulla e il virus era, oltre che terribile, davvero ignoto», ha detto Lucchi. Intervistata dalla presidente della commissione biblioteca Vanna Alquati nell’ambito della manifestazione “LibriAmo” voluta dal Comune di Codogno e dalla civica biblioteca “Popolare – Luigi Ricca”, Lara Lucchi ha ripercorso quelle settimane, lei trasferita a casa dei propri genitori per accudirli, quindi il ricovero di entrambi, papà Enzo che purtroppo non ce la fa, mentre mamma Maria sopravvive «anche se ancora oggi riporta gli strascichi della malattia». Paure ed emozioni intensissime, che Lucchi in quei giorni ha riversato con la sincerità dei giorni più duri su fogli poi diventati volume. «Scrivere un libro è sempre stato un mio sogno nel cassetto – ha detto ieri -, quello che mi è successo ha contribuito a farlo realizzare. Sto continuando con la scrittura: ho in fase di conclusione un racconto che dovrà partecipare a un concorso letterario e ho iniziato ad abbozzare un secondo libro. Due bei progetti legati sempre allo scrivere che, assieme al leggere, ritengo sia percorso preziosissimo, che porta conoscenza, emozione, sapere».

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