
Siamo serial, “Mercoledì 2”
Una serie dominata dall’interpretazione della giovane Jenna Ortega
Alla fine funziona grazie a lei, Jenna Ortega, una Mercoledì Addams perfetta e irresistibilmente dark. Un’adolescente che ha fatto del sarcasmo e del macabro una cifra stilistica. La sua avversione per tutto ciò che è convenzionale (e persino colorato) è nota, la sua indipendenza e il suo coraggio fanno sì che agisca senza curarsi delle opinioni altrui, senza mai mostrare quanto in realtà sia protettiva con le persone alle quali è affezionata. Jenna Ortega riesce a esprimere tutte le sfumature di Mercoledì Addams senza sforzo, eppure guardando il secondo capitolo di una delle serie tv più attese della stagione si ha la sensazione che non riesca a raggiungere il livello del primo.
La trama riprende con il nuovo anno scolastico della nostra protagonista alla Nevermore Academy, dove Mercoledì deve affrontare un misterioso stalker che la minaccia. Al rientro da scuola, dopo un’estate trascorsa ad affinare le sue capacità psichiche e a catturare un serial killer, la giovane studentessa viene accolta come una celebrità, una notizia che le provoca un enorme fastidio. Anche suo fratello Pugsley approda all’accademia, stringendo amicizia con uno zombie chiamato Slurp. Il racconto si sviluppa su diverse tracce, una di queste coinvolge l’esistenza di un manicomio segreto che faceva esperimenti su poveri emarginati, una scoperta che porterà Mercoledì e i suoi amici a far luce sull’intera faccenda.
Uno dei problemi del capitolo 2 è proprio questo, l’incrociarsi di numerosi intrecci narrativi che alla fine non fanno altro che frammentare in modo eccessivo la storia. Inoltre, la trama in alcuni momenti si rivela troppo prevedibile, disattendendo le premesse che delineavano una stagione più originale e più horror. Certamente è più gotica e anche più “psicologica” della prima, anche se si perde un po’ per strada l’eccentricità della famiglia Addams, poiché la maggior parte delle vicende accadono all’interno della Nevermore Academy. Così, la comicità che si sprigiona dal divario tra il mondo cosiddetto normale e la visione “funebre” degli Addams svanisce nel nulla.
Dal punto di vista visivo, Mercoledì resta grandiosa, d’altronde alla regia c’è Tim Burton (non per tutti gli episodi) con il suo mondo fantastico e le sue strambe creature, la sua impronta è unica e riesce continuamente ad ampliare quell’universo grottesco e dark che lo ha reso celebre. Del resto, Burton ha sempre detto che Mercoledì è il suo alter ego. Il progetto è ambizioso e la produzione costosa ma, come scritto in principio, a inchiodare lo spettatore allo schermo è lei, Jenna Ortega, la vera dominatrice di tutta la scena.
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